Alber Elbaz è morto, come emerso in queste ore, dopo essere risultato Covid positivo ed essere stato ricoverato in ospedale a Parigi, dove è spirato nella giornata di ieri a soli cinquantanove anni d’età. Una figura iconica per il mondo della moda, quella dello stilista israeliano, tanto che sui social network sono moltissimi i messaggi tesi a ricordarlo, anche da parte di alcune celebrità, fra le quali figura Lapo Elkann, affermatosi proprio nel settore per anni caratterizzato dalle creazioni di Elbaz.



Elkann, su Twitter, ha pubblicato le seguenti parole per rendere omaggio all’amico scomparso: “Ci ha lasciato Alber Elbaz, un creativo eccezionale, con una mente brillante e un cuore immenso. Il suo senso di bellezza rimarrà in noi in eterno”. E proprio in questi minuti è tornata in auge, sempre sul web, una frase celebre di Elbaz, naturalmente connessa alla sua professione:Lo stile è l’unica cosa che non puoi acquistare. Non è una shopping bag, un’etichetta né un cartellino del prezzo. È qualcosa che si riflette sul mondo a partire dalla nostra anima. È un’emozione”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



ALBER ELBAZ MORTO PER COVID

È morto Alber Elbaz: lo stilista israeliano è deceduto ieri all’età di 59 anni a causa del Covid. Era, infatti, ricoverato da tre settimane in ospedale a Parigi. A distanza di tre mesi dal lancio di AZ Factory, etichetta sostenuta da Richemont di cui era direttore creativo, il mondo della moda è costretta a piangere la sua morte. Voleva rivoluzionare il settore, per questo era tornato sulla piazza. A confermare la sua scomparsa è stato proprio il gruppo di lusso, che aveva deciso di collaborare al suo progetto. «Ho perso non solo un collega, ma un caro amico», ha dichiarato Johann Rupert, presidente di Richemont. Nella sua dichiarazione ha sottolineato che Alber Elbaz aveva «una meritata reputazione come una delle figure più brillanti e amate del settore». Inoltre, ha raccontato di essere stato «colpito dalla sua intelligenza, sensibilità, generosità e creatività sfrenata». Infatti, ora lo ricorda come «un uomo di eccezionale calore e talento e la sua visione singolare, il senso della bellezza e l’empatia lasciano un’impressione indelebile».



ALBER ELBAZ: “COVID? SENTO CHE MI ATTACCHERÀ”

Alber Elbaz è stato lo storico direttore creativo di Lanvin, che però aveva lasciato nel 2015. Si era preso una pausa di oltre cinque anni, poi il debutto con il brand nuovo di zecca, che ora si ritrova a dovergli dire addio. «Ci hai fatto sognare, ci hai fatto pensare e ora voli. Amore, fiducia e rispetto, sempre». Così il team di AZ Factory pubblicato su Instagram. La pandemia Covid lo aveva turbato, come aveva confessato in un’intervista a Numéro via Zoom: «Sono un vero ipocondriaco, quindi preferisco sempre essere in una grande città, vicino a un ospedale, per ogni evenienza… Specialmente adesso!». Disse anche che lo preoccupava ogni consegna. «Sento che il nemico mi attaccherà», diceva. Purtroppo pare sia stato proprio così, visto che sarebbe morto per le conseguenze del Covid. «Voglio credere che si riuscirà a tornare a un po’ di modestia, umiltà e semplicità. Stavamo vivendo maratone folli. Forse questo è il momento per riflettere». Peccato doverlo fare senza di lui.