Alberico Lemme parla a Live non è la D’Urso nel giorno in cui termina la quarantena dopo aver vissuto l’incubo chiamato Coronavirus. Spiega: “Sono salvato e miracolato. Do un messaggio di speranza, mi sono aiutato con la preghiera. Ringrazio tutti. Il mio incubo è iniziato il 3 marzo e finito a metà aprile. Ho perso tanti chili, non ho mai smesso di lavorare senza infettare nessuno“.  La trasmissione di Canale 5 regala una sorpresa a Lemme con una lettera di Suor Vera, spiega: “Mi è stata molto vicino, mi telefonava e mi aiutava telefonicamente e con gruppi di preghiera”. Sicuramente provato ha voluto raccontare la sua esperienza, dimostrando di avere la forza per raccontare quello che probabilmente è stato il momento più complicato della sua vita.



Alberico Lemme batte il Coronavirus, da Suor Vera ai figli

Alberico Lemme dopo aver battuto il mostro Coronavirus ha deciso di mettersi in autoquarantena. A Live non è la D’Urso ha deciso di mostrare il momento in cui ha aperto la porta e ha finalmente avuto la possibilità di rivedere i figli. A distanza i due non si danno la mano e mantengono le misure precauzionali: “Non li vedevo da oltre un mese. Venivano, mi davano le medicine, le lasciavano fuori dalla porta”. Di certo è un momento emozionante anche se la precauzione evita di eccedere nelle dimostrazioni d’affetto.  Suor Vera, che tanto lo ha aiutato, ha scritto una lettera per lui una vera sorpresa per l’uomo. La donna racconta: “Caro Alberico ti sentivi sano, forte e potente. Questo virus ha messo a nudo la tua fragilità. Dio è sempre con te. Noi sorelle pregheremo con te e per te. Ti abbraccio. Sii forte, sii coraggioso”.

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