Dalla corsa al Quirinale al gender nelle scuole, Francesco Alberoni senza filtri nella lunga intervista concessa a La Verità. Il celebre sociologo ha esordito parlando del Movimento 5 Stelle, passato da prima forza del Parlamento a quarto nella classifica dei recenti sondaggi politici: a suo avviso la perdita di consensi è legata al mancato mantenimento delle promesse, ma non solo. Una riflessione sulla mancanza di classe dirigente: dopo il boom, «le poche persone in cui si accentrava il potere, anziché circondarsi di un gruppo politico culturale di alto livello, hanno sbattuto in prima fila dei ragazzini».



Nel corso del suo intervento, Francesco Alberoni ha spiegato che a suo avviso il M5s non è un movimento democratico, bensì autoritario: «Il capo assoluto era Gianroberto Casaleggio, aveva in pugno la struttura mentre Grillo agitava le idee con il suo blog. Poi hanno scelto i deputati a loro piacimento, hanno espulso a calci nel sedere chi volevano e senza dire niente, anzi promettendo la democrazia diretta con i cittadini che avevano fatto le loro leggi da casa sul computer. Un’utopia per i giovani è ciò che l’ha tenuto in piedi fino adesso. Poi c’era la componente rabbiosa di protesta, ma quella la possono interpretate tutti – l’affondo di Francesco Alberoni – Grillo è sempre stato autoritario, anche vent’anni fa». L’unica riforma pentastellata è stato il reddito di cittadinanza, nessuna democrazia diretta, ma non è l’unica promessa tradita: dall’ecologia agli ideali, tutto è svanito in nome della poltrona.



FRANCESCO ALBERONI: “GENDER NELLE SCUOLE? UNA CRETINATA”

Francesco Alberoni s’è poi soffermato su Mario Draghi, sottolineando che la forza del premier è legata agli ottimi rapporti con la Federal reserve americana ma non solo. Dopo aver ricordato che l’ex presidente della Bce ha scelto la politica della spesa mentre gli altri Paesi europei cercavano di imporre il rientro con il debito, il sociologo ha rimarcato che «non è un governante eletto», ma una sorta di podestà: «In fondo è un personaggio che noi prendiamo dall’Europa, la sua forza sta nel fatto d’aver effettivamente salvato l’euro e di aver sovvenzionato i Paesi quando la politica delle banche tedesche era per l’austerità con conseguenti disoccupazione e aumento delle tasse. In realtà la politica di Draghi è keynesiana, spendi spendi spendi. E se non ne hai, si stampa moneta».  In calzato da Paola Bulbarelli, Francesco Alberoni ha definito «una cretinata» l’ipotesi di portare l’ideologia gender a scuola. Un’ideologia, secondo l’esperto, che è la «pretesa di alcune minoranze che di fatto nasconde un’offesa micidiale contro la famiglia».

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