Il mondo piange la morte di Albert Uderzo: tra i suoi tanti lavori, come già detto, è inevitabile soffermarsi su Asterix e Obelix, personaggi immortali che dai fumetti sono poi passati allo schermo. Nello scenario dell’Impero Romano si raccontano con grande ironia le vicende di un piccolo villaggio della Gallia, che resisteva sempre alle mire espansionistiche di Cesare. Il quale, ad un certo punto, arrivava a pensare di avere a che fare con degli dei e li sottoponeva a delle prove durissime (Le 12 fatiche di Asterix) venendo però nuovamente sconfitto; ricordiamo che il primo fumetto ha fatto la sua comparsa nel 1959, non eravamo troppo lontani dall’occupazione della Francia da parte dei nazisti e, di conseguenza, è diffusa la tesi secondo cui la trasposizione di parecchi secoli nel passato sarebbe un omaggio alla resistenza transalpina. A conferma di quanto i personaggi di Uderzo siano amati, nel 1989 è stato aperto Parc Asterix, un parco a tema nei pressi di Parigi che è tra i più visitati al mondo: Asterix e Obelix sono dunque immortali, e sempre lo saranno. (agg. di Claudio Franceschini)
Albert Uderzo è morto, aveva 92 anni
Albert Uderzo è morto. Addio al fumettista francese, creatore di Asterix e Obelix scomparso all’età di 92 anni stroncato da una crisi cardiaca. La fama di Uderzo è sicuramente legata alle avventure di Asterix e Obelix ideati con la complicità dello sceneggiatore René Goscinny. Nel 1977 la morte prematura di Goscinny ha visto Uderzo proseguire da solo nella realizzazione di uno dei fumetti più amati di sempre con protagonisti i Galli in lotta contro i Romani. Le storie di Asterix debuttarono il 29 ottobre del 1959 con il primo numero di cui Uderzo ne era direttore artistico che, nel corso degli anni aveva trovato nello sceneggiatore Jean-Yves Ferri e nel disegnatore Didier Conrad i suoi erediti.
Albert Uderzo, non solo Asterix e Obelix
Alberto Aleandro Uderzo, questo il vero nome di Albert Uderzo, è nato da genitori italiani e durante la sua carriera è stato uno dei fumettisti più importanti; le sue opere di natura prevalentemente avventurosa ed umoristica si sono fatti apprezzare e conoscere in tutto il mondo anche se la grande popolarità arriva proprio con la serie Asterix. Sin da bambino Albert dimostra di avere un grandissimo talento nel disegno. A soli 7 anni legge fumetti e disegna delle storie immaginarie, ma ben presto scopre anche di essere daltonico. Un problema visivo che se da un lato è un limite nel dipingere, non lo frena nella sua arte: il disegno. All’età di 13 anni, infatti, entra come letturista, ritoccatore di fotografie e correttore di bozze nella prestigiosa Société Parisienne d’Édition. “Flamberge Gentilhomme Gascon” è il suo primo fumetto a cui segue “Clopinard”, il soldato con una sola gamba, ma è l’incontro con il giovane autore Francesco Goscinny a cambiargli la vita. Insieme, infatti, creano la serie Asterix diventata un cult in tutto il mondo. L’ultimo numero, il 38esimo per la precisione, è “Asterix e la figlia di Vercingetorige” pubblicato lo scorso autunno.