Barbara Alberti, scrittrice che non ha mai negato di avere un orientamento di sinistra, è tornata a parlare sulle colonne de La Verità del tema dell’aborto. Alcune settimane fa, infatti, aveva dato ragione alla destra definendolo come un “assassinio” ed è per questo motivo che è stata citata dalla ministra Eugenia Roccella. “Mi spiace se le mie parole sono state usate a rovescio: rivendicavo il diritto di decisione”, ha spiegato.
L’opinionista ha dunque rivelato ciò che intendeva dire: “L’aborto è un atto terribile. Costa molto, a una donna, e anche per questo la decisione spetta solo alla madre. Nessuno può mettersi fra noi e il figlio che è stato concepito”. È per questa ragione che la legge 194 è da preservare. “L’aborto è un diritto incontestabile. Solo noi donne sappiamo cos’è. C’è quella favola cattiva secondo la quale la libertà di aborto spingerebbe le donne all’imprudenza, al sesso più spensierato tanto c’è l’aborto. Niente di grave, come cavarsi un dente. Papa Francesco parlando dell’aborto lo definì come la tragedia delle donne. Nelle sue parole c’era pietà per quell’atto di violenza che comprende madre e figlio”.
Alberti: “Scelta su aborto spetta solo a donne”. L’utero in affitto
Oltre che del tema dell’aborto, Barbara Alberti si è espressa anche su quello dell’utero in affitto. “Io sono contraria. È una nuova schiavitù. Dicono: “È un atto d’amore”. Si è mai vista una ricca americana compiere questo “atto d’amore” per far felice una marocchina indigente? È un affare miliardario che toglie il disturbo ai ricchi”, ha affermato.
È per questo motivo che teme risvolti pericolosi della procreazione. “Figliare è diventato un atto servile. Il ricco compera il povero. È un atto d’amore se c’è un rapporto affettivo fra i genitori. Conosco persone che hanno fatto un figlio in tre, volendosi bene. Due gay con l’amica del cuore, ad esempio. Storie di maternità e paternità amorevoli, avventurose e consapevoli. Ma fare un figlio è un atto sacro”, ha concluso.