Alberto Angela tra gli ospiti della nuova puntata di “Da noi a ruota libera“, il programma condotto da Francesca Fialdini su Rai1. Il figlio di Piero Angela è tornato protagonista indiscusso della prima rete di Viale Mazzini con la nuova edizione di “Ulisse – Il piacere della scoperta”, il programma campione d’ascolti che ha battuto ogni settimana il reality dei sentimenti “Temptation Islanda 2020”. Un’edizione speciale quella di Ulisse che quest’anno ha celebrato 20 anni; un compleanno che lo stesso conduttore e divulgatore scientifico ha vissuto come una grande sorpresa. Ciò si evince dalle dichiarazioni che Alberto Angela ha rilasciato a La Repubblica: “non eravamo partiti con l’idea di durare vent’anni, è stata una grande avventura, noi ce l’abbiamo messa tutta, tutta la cura possibile, la curiosità. Ma abbiamo avuto dalla nostra parte il pubblico, che è cresciuto. La nostra storia parte da lontano, se pensa che Passaggio a Nord ovest sta per festeggiare i 23 anni”. Non sono mancate le difficoltà per via del lockdown e della pandemia da Coronavirus che ha stravolto e rivoluzionato le nostre vite.



Alberto Angela: Ulisse post lockdown

“Essendo un programma di viaggi siamo stati penalizzati” – ha precisato Alberto Angela su “Ulisse” – “durante il lockdown avevamo fatto molti progetti, discusso molte idee senza sapere in quale situazione ci saremmo trovati. Il nostro gruppo di lavoro può contare su troupe corpose, facciamo riprese in 4 k e 6 k, per capirci abbiamo due operatori su una telecamera, una tecnologia che richiede una certa cura. Non puoi esporre nessuno al rischio covid il primo pensiero è stata la messa in sicurezza di tutto il gruppo, quindi abbiamo costruito le puntate viaggiando con la fantasia. Senza viaggiare”. Nonostante tutto però Alberto Junior è tornato in video con degli speciali davvero imperdibili: il primo dedicato alla città di Roma, ma anche a Raffaello, alla Regina Elisabetta II e ai Kennedy.



L’obiettivo del conduttore e giornalista è sempre uno: “incuriosire il pubblico. Quando ti accorgi che un programma comincia a far parte della storia di tutti, hai raggiunto lo scopo. Non me l’aspettavo ma lo speravo. Se ogni puntata è una pagina, tu speri che venga fuori un romanzo: in questo caso è il racconto della scienza e dell’arte. Il titolo che abbiamo scelto, Ulisse, non è casuale. E’ una figura che affronta l’ignoto usando la razionalità e un guizzo di creatività”. Sul finale il divulgatore ci ha tenuto a condividere un messaggio di speranza al pubblico italiano: “in queste settimane siamo stati sommersi dalle fake news, sembra che cinquanta giorni siano tantissimi ma ci sono state epidemie che duravano anni. Abbandoniamo il fardello dei tempi isterici della nostra epoca: il futuro non deve farci paura, ci aspetta. Torneremo alle nostre vite”.

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