Lutto nel mondo delle corse e del giornalismo: è morto Alberto Antonini. Aveva solo 62 anni, come ricorda il Corriere della Sera, ed ha svolto il ruolo di portavoce della scuderia Ferrari di Formula 1 quando il team principal era Maurizio Arrivabene, quindi fino al 2019. Proprio Arrivabene, ex dirigente anche di Juventus, ha voluto ricordarlo in queste ore, con il seguente messaggio: “Alberto, Uomo educato e per bene, un professionista preparato di grande umiltà e umanità (doti non comuni oggi dove tutti si sentono fenomeni), ma soprattutto un caro amico, gli volevo bene.Un abbraccio, Maurizio”. Alberto Antonini era ricoverato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna da giorni, ed è stato stroncato da una brutta malattia.



Per anni è stato una colonna del noto magazine Auto Sprint, ma aveva scritto per moltissimi giornali, fra cui anche il Correre della Sera, oltre ad aver lavorato in televisione per Sky, prima appunto di diventare responsabile della comunicazione di Ferrari, in Formula 1. Lo sbarco a Maranello, ricorda ancora il quotidiano di via Solferino, avvenne a fine del 2014, dopo una stagione disastrosa della Rossa che aveva portato ad un addio di Domenicali, Mattiacci e Montezemolo. In “cambio”, arrivarono il compianto Sergio Marchionne alla presidenza e Maurizio Arrivabene come team principal.



ALBERTO ANTONINI, MORTO L’EX UFFICIO STAMPA FERRARI: IL MESSAGGIO DI ARRIVABENE

Nel 2019 l’addio, ma nel frattempo si era fatto volere bene da tutti, anche da Mercedes, che proprio in queste ore lo ha voluto ricordare: «Amava il nostro sport con la passione autentica di un uomo che rappresenta la Scuderia. Insieme abbiamo tanti bei ricordi e momenti divertenti quando eravamo rivali in rosso e argento».

In questi giorni, come detto in apertura di articolo, era ricoverato presso l’ospedale bologna, nel reparto Ematologia Seragnoli, anche se non è ben chiaro di quale male soffrisse. L’esito è stato fatale, e lascia la moglie Barbara. I due non avevano figli. Alberto Antonini è stato giornalista professionista dal 1992, e come spiegato in precedenza ha dedicato la sua vita al giornalismo e ai motori, riuscendo a spiegare sempre al meglio, con poche parole, (a volte geniali inventate dallo stesso), la complessità di un mondo decisamente tecnico come quello dei motori. Dalla redazione de IlSussidiario.net le più sentite condoglianze alla famiglia, ci lascia un collega decisamente in gamba, un grandissimo professionista.