Alberto Bagnai, senatore della Lega, è intervenuto nella mattinata di oggi, martedì 27 luglio 2021, ai microfoni della trasmissione di La 7 “Coffee Break”, condotta da Andrea Pancani. Immediatamente, il dibattito ha coinvolto l’esponente del Carroccio, a detta del quale il Green Pass è “un rebranding con la parola green, un’operazione di marketing utile a proporre una cosa nata in Europa con il nome di pass digitale e con intenti diversi, che sono quelli di facilitare la mobilità all’interno dell’Unione europea”.
Inoltre, come sottolineato dal politico, questo certificato non dovrebbe in nessun caso condurre a discriminazioni di alcuna categoria, né comportare obblighi diretti e indiretti, ricordando che, naturalmente, esiste l’articolo 32 della Costituzione italiana, che dice che per legge il Parlamento può introdurre trattamenti sanitari obbligatori. “Cosa mi preoccupa, però, sono i toni del dibattito – ha detto Bagnai –. De Luca ha detto una cosa interessante: in passato qualcuno sosteneva che il vaccino rendesse immortali, adesso c’è il tema che il vaccino non previene dall’infezione e dal rischio di contagiare gli altri. Tuttavia, il report dell’ISS parla chiaro: solo il 20% della mortalità è collegata a persone vaccinate”.
ALBERTO BAGNAI: “CI SONO ANCHE LE TERAPIE, NON SOLO IL VACCINO”
Successivamente, Alberto Bagnai ha dichiarato che la comunicazione integralista, basata su fake news, non rende un servizio utile alla causa: “Io mi sono permesso di dire in aula una cosa molto semplice: non si può solo utilizzare un unico strumento per combattere una lotta così complessa, però il vaccino è profilassi. Ci sono anche le terapie, di cui si parla poco”.
Il leghista ha asserito altresì che la demonizzazione delle proteste di piazza avvenute sabato fa pensare che si voglia istituire un capro espiatorio, “che già si vede all’orizzonte: se siamo in una situazione come quella della spagnola, non cerchiamo casa per casa la persona che nutre dei dubbi, definendola sorcio. Non è che ogni volta uno dice la sua diventa negazionista… Nelle piazze c’era un cartello con su scritto Green pass uguale SS? Non possiamo dire che in piazza erano tutti nazisti perché c’era uno scemo con il cartello”.