La tassa di successione invocata dal Partito Democratico ha acceso un nuovo dibattito nel mondo politico. Particolarmente tranchant Alberto Bagnai, intervenuto ai microfoni di Libero: “Il connubio tra Pd e patrimoniale non è certo una novità. Eppure qui il problema è un altro: è che Letta non fa questa proposta di sua iniziativa. Lui è il mero esecutore di un’agenda che gli viene dettata altrove”.



Il riferimento di Alberto Bagnai è all’Unione europea, che ha richiesto a più riprese un inasprimento della tassazione sugli immobili. Secondo l’economista del Carroccio, i dem aizzano i figli contro i genitori, ma la verità è un’altra e non è certo colpa della generazione dei padri, bensì di politiche sbagliate come quella dell’austerità: “I nemici dei giovani non sono i loro genitori ma i padri dell’austerità, primo fra tutti il Pd. Per fortuna i giovani lo hanno capito e non abboccheranno”.



ALBERTO BAGNAI TRA BONUS E PACE FISCALE

Alberto Bagnai si è poi scagliato contro la politica dei bonus, degenerata negli ultimi anni. Se alcuni bonus sono giustificati, per il leghista ce ne sono così tanti da rendere complessa la riforma del fisco: “Per alleviare il carico del contribuente non occorre un complicato sistema di bonus ma la semplicità della flat tax…”. L’economista si è successivamente soffermato sulla pace fiscale, uno dei cavalli di battaglia del Carroccio. La Lega, ha rimarcato Alberto Bagnai, lo riproporrà al governo: “Agli italiani dobbiamo dire la verità. E cioè che il ‘tesoretto’ da 1.100 miliardi fatto di cartelle esattoriali non pagate, semplicemente non esiste. E non lo dico io ma l’Agenzia delle Entrate; tolti i contribuenti falliti o deceduti, tolti i nullatenenti, di quella montagna di miliardi ne resta veramente esigibile circa un centinaio”. Non sono pochi, ha ribadito il leghista, ma per riscuoterli è necessario liberare l’amministrazione dall’onere di inseguire  cartelle inesigibili, e consentire ai contribuenti stremati “da tre anni di pandemia di rateizzare i pagamenti, eliminando sanzioni e interessi”.

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