Alberto Bagnai a tutto tondo tra Recovery Plan e riforma fiscale ai microfoni di Tv6. Il senatore della Lega ha esordito così: «I 209 miliardi in realtà sono 191 nella parte riferita al Recovery Plan. La genesi di questo documento è molto complicata: è nato nel governo precedente e il premier Draghi alle Camere disse che avrebbe cercato di tutelare l’impostazione del governo precedente perché non c’erano i tempi per un radicale ripensamento di quel documento».



Il giudizio della Lega sul documento è netto, ha aggiunto Alberto Bagnai: «Noi manteniamo determinate perplessità. Ci sono delle perplessità risalenti all’impostazione europea, che mette molti vincoli sull’utilizzo delle risorse, in termini di priorità da assegnare al verde e al digitale. In questo momento secondo noi molti territori hanno bisogno di un’infrastrutturazione che non è necessariamente verde o digitale».



ALBERTO BAGNAI SUL RECOVERY PLAN

«Il Recovery non ci dà risorse per fare le risorse, ma non ci dà le risorse se non facciamo la riforma. In altre parole, nel Recovery non c’è un euro che consenta di alleggerire le imposte ai cittadini. La riforma del fisco va fatta, non perché la richiede l’Europa ma perché la richiedono i cittadini italiani», ha proseguito Alberto Bagnai nel corso della lunga intervista rilasciata a Tv6: «Il governo presenterà entro fine luglio una legge delega che dovrà essere discussa in Parlamento, con questa legge il Parlamento conferirà al governo il potere di fare gli interventi. Il governo ha deciso di accettare i suggerimenti del Parlamento, stiamo lavorando in commissione Finanze per stilare un documento che dovrebbe essere di indirizzo politico al nostro governo».

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