Alberto Bagnai è molto critico nei confronti del Consiglio Ue e riguardo l’accordo raggiunto sul Recovery Fund. Il senatore della Lega, presidente della Commissione Finanze, ritiene che «la vittoria è nelle parole di chi le racconta, ma ci sono i numeri, le date e le scadenze». Intervenuto ai microfoni di Radio Radicale, ha riservato qualche attacco al premier Giuseppe Conte: «Trovo che sia un po’ sleale e anche crudele illuderli del fatto che domani ci saranno 750 miliardi, come è nel racconto di alcuni mezzi di stampa». Bagnai ha spiegato che le risorse dovranno essere raccolte e ciò avverrà nel tempo. «Non è chiaro quante ne andranno all’Italia. Non so da dove esca il numero che vede assegnare all’Italia 209 miliardi, che comunque arriverebbero dal 2021 e sarebbero spalmati in sei anni». Secondo Bagnai bisogna invece chiedersi come l’Italia arriva al 2021, visto che prima bisogna presentare il piano, poi farlo approvare e quindi attendere la raccolta dei fondi. «Questo non è chiaro e credo che non lo sia neppure per il Presidente del Consiglio».



BAGNAI “MES? PARTITA CHE NON HA SENSO GIOCARE”

Per Alberto Bagnai non ha senso parlare del Mes, «è una partita che non ha senso giocare», in quanto è uno strumento utile per un Paese che «ha perso accesso al mercato». Ma questo non è il caso dell’Italia, come ha spiegato Alberto Bagnai a Radio Radicale: «O il presidente Conte ha informazioni che noi non abbiamo e che nei risultati delle aste non si vedono, cioè che i mercati non vogliono più prestare soldi all’Italia, o non capisco perché si parla di uno strumento che nasce per gestire situazioni di emergenza finanziaria in un contesto molto specifico». La Lega invece aveva tracciato una strada diversa, quella che porta alla Bce: «Aveva aperto il suo ombrello, quindi bisognava approfittarne con maggior incisività. Anche nella maggioranza c’è un dibattuto su questo punto». E a proposito del Governo, il senatore della Lega ha riservato qualche critica all’operato durante la crisi: «Giro per il Paese e per Roma e vedo persone che chiedono i soldi della cassa integrazione. Le misure di sostegno al lavoro e ai redditi sono state deficitarie e in alcuni casi sotto-finanziate».



BAGNAI “UE SCUDO CONTRO CRISI? NON CI CREDO…”

Secondo Alberto Bagnai c’è stato «un problema di approccio», infatti la Lega avrebbe preferito «poche misure, chiare e incisive e finanziate il giusto, ma mi rendo conto che le logiche politiche della maggioranza hanno portato ad uno sminuzzamento degli interventi». Ciò in quanto «ognuno voleva mettere la sua monetine alla banca del proprio consenso politico». Per il senatore della Lega bisogna uscire da questa logica. A proposito dello scostamento di deficit, anticipa la posizione del Carroccio: «Se la logica resta questa… A un certo punto l’opposizione deve opporsi. Vediamo cosa hanno da proporre». A tal proposito, ricorda che la Lega a marzo aveva proposto uno scostamento da 100 miliardi: «La decisione di farlo a rate è stata del Pd e di Gualtieri, non credo che M5s sia d’accordo con questo approccio e così altri pezzi della maggioranza. Alla fine sono arrivati da dove noi eravamo partiti». Infine, un attacco all’Unione europea che ha dato una risposta a 6 mesi dall’inizio dell’emergenza: «Mi venite a dire che l’Ue è uno scudo contro le crisi? Se mi dite che è uno scudo contro la caduta dei capelli ci credo di più».