È morto Alberto Bauli, il grand patron del gruppo dolciario più importante del Paese: aveva 79 anni, 25 dei quali ininterrotti passati alla guida del brand di dolci. Giornata di lutto a Verona e in tutto il paese per la pessima notizia che si aggiunge all’altrettanto triste notizia in arrivo da Novi Ligure con la morte del cavalier Stefano Pernigotti. Il gruppo Bauli era stato fondatore dal padre Ruggero nel 1922 con sede a Castel d’Azzano (Verona) ma era stato poi il figlio Alberto Bauli a trasformare il marchio in un autentico leader europeo nel settore dolci: nel 2006 l’azienda di pandoro e panettone arrivò a prelevare il biscottificio di Treviso della Doria (Bucaneve e tanti altri), mentre solo 3 anni dopo ha rilevato dal settore dolci della Nestlé gli altri due marchi Motta e Alemagna. Aggiungendo poi anche la Bistefani dei Krumiri, Alberto Bauli ha creato un gruppo industriale tra i più importanti d’Europa nel settore dolci, divenendo leader di biscotti, merendine, briosches e crackers: un’azienda che però, nonostante il successo, era ed è riuscita a mantenere una dimensione “familiare”, amata e rispettata da consumatori e operatori. Alberto lascia la moglie Zina e i tre figli Francesco, Chiara e Carlo Alberto.
MORTO ALBERTO BAULI: ZAIA “MESSAGGERO DI TRADIZIONI”
L’ingegner Bauli avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 5 settembre ed è stato per alcuni anni anche consigliere del Banco Popolare, ricoprendo la carica di presidente della Banca Popolare di Verona: le tante acquisizioni hanno da un lato ingigantito il brand nell’area dolci “continuativi” (brioches e merendine) ma dall’altro ha rafforzato su larga scala il core-business su pandori, colombe e panettoni, come da tradizione voluta del padre Ruggero Bauli. Progetti ambiziosi hanno saputo far superare anche i momenti di crisi non rimanendo un’azienda indebitata come invece successo ad altri competitors del settore. «Il nome Bauli significa immediatamente Pandoro, un dolce che ogni anno porta la tradizione natalizia veronese in tutto il mondo. Con la scomparsa dell’ingegner Alberto, il Veneto ha perso oggi un messaggero delle nostre tradizioni e del valore della nostra imprenditoria», commenta a caldo il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia dopo aver saputo la notizia della morte di Alberto Bauli. «Con Alberto Bauli perdiamo un altro veneto che ha saputo guardare con successo oltre i confini della sua realtà – conclude il Governatore Zaia -. Capendo le potenzialità di un dolce tipico che la sua famiglia aveva già affermato su un largo mercato con un’azienda nata nel 1922, ha guidato il marchio nel suo maggior sviluppo, fino a farlo riconoscere tra i leader mondiali per la produzione di dolci da ricorrenza e prodotti da forno. Con il suo impegno e la presenza dei prodotti delle sue fabbriche in tutti i mercati del mondo, il Pandoro ha conteso agli universali Giulietta e Romeo la notorietà legata alla città sull’Adige».