Alberto Castagna è stato uno dei volti televisivi più carismatici e imponenti della storia; il suo impatto sul piccolo schermo è ancora oggi oggetto di studio da parte di chi sogna di vivere le medesime tappe professionali. Eclettico, professionale, ironico quando necessario; tutti aspetti che coniugava egregiamente e in maniera unica attraverso l’arte della conduzione.
Il percorso televisivo di Alberto Castagna non è caratterizzato unicamente dai ruoli da timoniere, da padrone di casa; prima della sua scomparsa – quel triste primo marzo del 2005 – si era messo in evidenza anche come autore per il piccolo schermo mentre agli albori e anche nella fase più matura della sua carriera ha ottenuto larghi consensi per la sua attività da giornalista. Inutile dire che il nome di Alberto Castagna è spesso associato a Stranamore, il programma iconico che forse ha contribuito in maniera poderosa a farlo entrare nel cuore dei telespettatori italiani.
Alberto Castagna, l’annuncio struggente della sua morte durante il Festival di Sanremo
Alberto Castagna è morto il 1 marzo 2005 e difficilmente qualcuno dimenticherà l’annuncio della sua scomparsa; non solo per il dolore che riguardò gli addetti ai lavori e chiaramente i suoi affetti più cari, ma anche per la modalità. Era infatti in corso il Festival di Sanremo di quell’anno, conduceva Paolo Bonolis: milioni di italiani come di consueto erano sintonizzati su Rai Uno per seguire la kermesse quando il conduttore, con voce distrutta, annunciò appunto l’improvvisa scomparsa di Alberto Castagna.
I problemi di salute di Alberto Castagna erano iniziati già diversi anni prima dell’improvvisa scomparsa. Il conduttore venne ricoverato per diversi mesi nel 1998 dopo un doppio aneurisma dell’aorta toracica seguito nei mesi successivi da altri interventi per un emorragia e necrosi intestinale. Il giornalista si riprese, tornò sul piccolo schermo con i suoi consueti appuntamenti; fino a quel triste giorno del 2005 quando un’improvvisa emorragia interna lo portò a passare a miglior vita.