Carolina Castagna ricorda papà Alberto: “Buonissimo a livelli imbarazzanti. Affettuoso e presente”

Era il 2005 quando Alberto Castagna morì. Fu un’emorragia interna a portare via Mr. Stranamore al pubblico italiano nel 2005. La figlia Carolina, nata 31 anni fa dall’amore del padre con la dermatologa Pucci Romano, ha voluto ricordare il padre attraverso il Corriere della Sera. “Per spiegarlo non basterebbe un libro. Complicatissimo. – ha esordito Carolina – Affettuoso e presente, ma anche molto ragazzino, impaurito dall’idea di essere genitore. A volte, tra noi due, l’adulta ero io”. Un padre sempre presente per lei: “Buonissimo, a livelli imbarazzanti. Pur di accontentarmi mi avrebbe concesso qualsiasi cosa e non parlo per forza di regali. Una sera gli dissi, dal nulla: ‘Vorrei andare a cavallo’. Il giorno dopo mi portò al maneggio. Mi aveva preso tutta l’attrezzatura. Dopo un po’ mi scocciai: ‘Voglio scendere, non mi piace’. E andammo a giocare a bowling”.



Gli amici celebri che frequentavano casa Castagna erano tanti: “Fabrizio Frizzi, Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, Pippo Baudo. Papà aveva delle tastiere, con zio Pasquale organizzava serate infinite al karaoke. Cantavano tutti in coro, sì anche Pippo e Maurizio. Una sera venne a suonare Umberto Smaila. Ci sono rimasti vicini anche dopo”. Carolina ha parlato anche della malattia che colpì il padre: “Di colpo era sparito. Mamma fu molto onesta. Mi spiegò che non stava bene e che non sarebbe tornato per molto tempo. Che era ricoverato in terapia intensiva, con tanti tubi intorno”. Arrivò poi il momento della visita in ospedale: “Un giorno, in classe, annunciai che era morto. La scuola chiamò subito casa. Non era vero. Mia madre capì che avevo bisogno di vederlo. Smosse mari e monti e ottenne di farmi entrare da lui. Mi vestirono con camice, cuffietta e salvascarpe, mi stava tutto largo. Sembravo il piccolo chimico”.



Carolina Castagna e la morte del padre: “Fino al giorno prima stava bene, poi…”

Carolina, nel vederlo, si spaventò: “Soprattutto perché non aveva più i baffi, glieli avevano tagliati, non lo avevo mai visto così. Poi c’è stato ritorno a casa di Alberto Castagna: “[…] non era in forze però fingeva di fingeva di stare bene: ‘Sono l’uomo più forte del mondo’. Avrei preferito che non dicesse bugie, che mostrasse la sua debolezza, ma ognuno in certi momenti fa il meglio che può”, ha ricordato la figlia Carolina.

Trascorsi sette anni arriva la notizia che Carolina Castagna non avrebbe mai voluto sentire:Mamma rientrò in lacrime e mi disse che papà non c’era più. Era un martedì. Fino al giorno prima stava bene. Avevamo passato il pomeriggio insieme, mi aveva comprato il cd di Beyoncé”. Purtroppo due anni c’è stato un altro grave lutto: “Quando, due anni fa, ho perso anche Stefano, il secondo marito di mia madre, è stata dura. Piaceva moltissimo anche a papà: ‘Se dovessi lasciarti, so che con lui sei in buone mani’. Da loro ho imparato che più ci si vuole bene tutti quanti e meglio è”. Carolina si è sposata da poco e racconta di pensare spesso al padre: “Vorrei sapere cosa pensa, se gli piace mio marito, raccontargli un viaggio, parlargli di politica. Da piccola avevo paura di dimenticarlo, annusavo un maglione che conservava il suo odore. Poi ho capito che le persone vivono nel nostro ricordo, che in fondo non se ne vanno mai”.