Il governatore della regione Piemonte, Alberto Cirio, è stato in collegamento poco fa con il programma di Rai Uno, Storie Italiane. Il presidente piemontese si dice soddisfatto degli ultimi dati circa l’epidemia di coronavirus nella sua regione: “Ieri è andata bene – esordisce intervistato da Eleonora Daniele – la gente ha potuto riassaporare la normalità, i dati di contagi ci confermano che siamo sotto i 100 positivi al giorno, tutti indicatori buoni che dobbiamo comunque tenere sott’occhio. Quello di ieri – ha ribadito – è un dato importante perchè sono due settimane dal 4 maggio. Proprio in questi giorni vedremo gli effetti dell’inizio della Fase 2, quindi dobbiamo analizzare questi dati con un occhio attento alla normalità e un altro al monitoraggio. C’è un risvolto sociale – ha aggiunto – la gente ha potuto riassaporare la normalità, hanno riaperto tutti i negozi, i servizi alla persona, i parrucchieri, da domani i mercati, un ritorno alla normalità che riempie i cuori e che dà fiducia”-



ALBERTO CIRIO: “VOGLIAMO RIAPRIRE TUTTO E PER SEMPRE”

Cirio spiega di essere al lavoro per una riapertura totale della sua regione: “Noi vogliamo riaprire per sempre. Stiamo lavorando tutti assieme anche con la sindaca di Torino, Appendino, il prefetto, i sindaci del Piemonte… Affinché questa ripartenza sia nel rispetto delle regole, dipenderà molto da ciascuno di noi, dai nostri comportamenti e dalle regole che rispetteremo”. Si è parlato quindi del caso delle scuole di Borgosesia, le prime che hanno di fatto riaperto in Italia: “Sono molto orgoglioso del fatto che i primi bambini a tornare a scuola siano stati quelli del Piemonte a Borgosesia, la consideriamo una pratica da estendere al resto della regione e dell’Italia”. Il Piemonte sta pensando a come aiutare le famiglie: “Quando si torna a lavorare i bimbi dove stanno? Noi ci siamo posti questo problema e abbiamo destinato due milioni di euro alle attività estive degli oratori e a quelle comunali”.

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