Una violenza choc ai danni di Alberto Dandolo, giornalista di Dagospia che oggi nel sabato milanese è stato aggredito in casa da due persone – dall’accento del Centro Italia – con una terza a fare da palo. I due aggressori gli avrebbero intimato di smettere di “rompere i cog*ioni” e il giornalista sarebbe stato invitato a “farsi i ca*zi” propri: Dandolo ha riportato una ferita alla mano e dopo essersi liberato dai due, ha sporto denuncia ai carabinieri.



Proprio Dagospia, in un comunicato, ha scritto: “Siamo abituati a pressioni, minacce, querele, diffide. Ora siamo alla violenza fisica ma continueremo a fare il nostro lavoro e a denunciare, finché ci sarà possibile, chi ce lo impedisce”. All’appello lanciato dal sito ha aderito anche il direttore di Oggi, altra testata per la quale Dandolo lavora. Proprio Carlo Verdelli ha poi scritto un post su X, chiedendosi chi abbia picchiato il giornalista e per conto di quale mandante, aggiungendo: “Anche la linea della violenza fisica è superata. È gravissimo”.



Alberto Dandolo aggredito a Milano, l’ex premier Conte: “Difendiamo la libertà di stampa”

Subito dopo diffusione della notizia che Alberto Dandolo è stato aggredito, varie personalità del mondo del giornalismo e della politica si sono schierate al fianco del cronista, esprimendo solidarietà per quanto accaduto. Tra questi c’è Giuseppe Conte, che sui social ha scritto: “Solidarietà ad Alberto Dandolo, giornalista di Oggi e di Dagospia, per la vile aggressione subita e le minacce ricevute. Difendiamo la libertà di stampa. Sempre”.

Una netta presa di posizione è arrivata anche da parte di Vittorio di Trapani, giornalista Rai, redattore di Rainews24 ma soprattutto presidente della FNSI, Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Attraverso i social, di Trapani ha scritto: “L‘aggressione subita da Alberto Dandolo è gravissima: un salto di qualità nel clima d’odio. Mi auguro che vengano individuati presto gli aggressori e i mandanti. A chi “non deve rompere i cog*ioni”?”