Alberto di Monaco è vicino ad uno scandalo. Le perquisizioni condotte dalla giustizia monegasca in quattro presunte personalità vicine al principe, secondo quanto riportato da Le Monde, si sono intensificate e hanno dato dei risultati consistenti. Al centro del caso c’è Claude Palmero, un commercialista di 67 anni, che ha ricoperto la carica di amministratore dei beni dell’esponente della monarchia fino alla sua espulsione nel giugno 2023, avvenuta successivamente alle accuse ricevute dal sito Les Dossiers du Rocher. L’uomo deteneva informazioni riservate sulla famiglia. È per questo motivo che sono stati sequestrati il suo cellulare e documenti sensibili.



Anche altri tre fedelissimi del principe sono stati coinvolti in questo caso. Si tratta di Me Thierry Lacoste, avvocato e amico d’infanzia, Didier Linotte, presidente del Tribunale Supremo, e Laurent Anselmi, ex capo del gabinetto del principe, tutti licenziati a giugno. Il cosiddetto “club dei quattro” è accusato di avere cospirato alle spalle di Alberto di Monaco per mettere mano sui miliardari affari finanziari e immobiliari di Montecarlo. I diretti interessati si dicono innocenti e sostengono di essere vittime di un complotto, tanto che hanno presentato una serie di denunce per “diffamazione pubblica” e “calunnia”, “violazione del segreto della corrispondenza”, “hackeraggio delle caselle di posta” e “falsificazione di documenti”. L’esponente della monarchia ha ammesso di non fidarsi più di loro e li ha allontanati.



Alberto di Monaco verso lo scandalo: il ruolo di Patrice Pastor

Il gruppo di fedelissimi di Alberto di Monaco che presto potrebbe condurlo ad uno scandalo di dimensioni importanti accusa il miliardario Patrice Pastor di essere dietro a Les Dossiers du Rocher. L’uomo da decenni regna sullo sviluppo immobiliare nel Principato. Secondo loro, il motivo per cui sta portando avanti il complotto sarebbe che non avrebbe appoggiato la volontà del “club dei quattro” di introdurre un fattore di competitività nei mercati immobiliari monegaschi.

“Il mio cliente nega ferocemente qualsiasi coinvolgimento in Les Dossiers du Rocher”, ha assicurato Richard Malka, consulente del miliardario. Patrice Pastor, in ogni caso, non è rimasto inerte di fronte a questi attacchi: pare che abbia sporto denuncia a Parigi, a maggio, davanti alla Procura nazionale della Finanza (PNF), contro suoi quattro avversari. Considerandosi incompetente, quest’ultima avrebbe tuttavia trasferito il caso al Procuratore Generale di Monaco, che ha aperto un’istruttoria giudiziaria con le ipotesi di reato di “corruzione”, “abuso d’influenza” e “assunzione abusiva di interessi”. La questione dunque è ancora lunga.