La modella 18enne (oggi 20enne) che ha accusato Alberto Genovese di averla costretta a 20 ore di violenze dopo averla drogata con la ketamina, ammanettata e legata, non potrà più svolgere la sua professione. Questo è il triste verdetto che emerge dalla consulenza medico-legale alla quale è stata sottoposta la ragazza, la quale aveva appena iniziato a muovere i suoi primi passi nel mondo della moda.



Come si legge sul “Corriere della Sera”, la consulenza è stata depositata dall’avvocato Luigi Liguori che assiste la giovane vittima nel processo in cui Alberto Genovese è accusato di violenza s*ssuale, lesioni, detenzione e cessione di droga e in cui, mercoledì, “il giudice di Milano Chiara Valori ha ammesso il rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo di una eventuale pena, ma anche udienze a porte chiuse) accogliendo la richiesta dei difensori di Genovese, gli avvocati Luigi Isolabella e Davide Ferrari, condizionata all’introduzione di una sterminata serie di perizie e documenti medico-legali e non oltre all’audizione di una consulente”.



ALBERTO GENOVESE, IL LEGALE DELLA 18ENNE ABUSATA: “LA MIA ASSISTITA È INVALIDA PERMANENTE AL 40%”

L’avvocato Liguori ha poi asserito che “per gli abusi la mia assistita è invalida permanente al 40%, ha problemi fisici e psicologici, non può più lavorare e per gli anni a venire avrà bisogno di cure mediche psicologiche”. Inoltre, gli esami sulla ragazza, ha aggiunto il “Corriere della Sera”, “delineano una somma di lesioni fisiche e psichiche provocate dalle violenze, che sono state documentate dalle telecamere installate con cura da Alberto Genovese in ogni angolo di Terrazza Sentimento e che, secondo i pm, non lasciano spazio a dubbi sulle sue responsabilità”.



I consulenti Costanzo Gala, Giuseppe Deleo e Rosanna D’Arezzo hanno rimarcato che la giovane ha subìto una tale rilevante compromissione psichica che ha minato quell’equilibrio personologico necessario per organizzare e sostenere l’attività di modella che “comporta un apparire armonico e spensierato e capacità logistiche e di programmazione francamente non più alla portata” della ragazza, la quale “ha già perso contratti e occasioni di lavoro”. L’avvocato Liguori ha concluso dicendo: “Lei è ancora molto scossa, ma è contenta che si intraveda la fine di questo processo”. La sentenza nei confronti di Alberto Genovese è attesa a settembre.