Il caso di Alberto Genovese, ex imprenditore del web condannato in primo grado a 8 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale, torna in studio a Quarto Grado con il racconto di una giovane donna. Si tratta della modella che avrebbe denunciato gli abusi e che questa sera, nella puntata del 2 dicembre su Rete 4, parla della vicenda che l’ha vista coinvolta. Secondo quanto emerso sulle motivazioni della sentenza a carico di Alberto Genovese, riporta Ansa, le telecamere interne alla stanza di Terrazza Sentimento in cui si sarebbero consumate le violenze documenterebbero come l’imputato “abbia sempre agito in condizioni vigili” mentre la modella 18enne sarebbe stata “in stato di sostanziale incoscienza“.
Questo quanto contenuto nel documento con cui il gup di Milano, Chiara Valori, avrebbe condannato Alberto Genovese nella prima fase processuale che l’ha visto alla sbarra con l’accusa di aver violentato due ragazze, una nell’attico extra lusso del capoluogo lombardo e una durante una vacanza in villa a Ibiza. Il giudice per le udienze preliminari avrebbe respinto la tesi della seminfermità mentale – legata anche all’uso di cocaina – sostenuta dalla difesa. Secondo quanto emerso dalla sentenza, per il gup la condotta di Alberto Genovese sarebbe inoltre apparsa “lucida” e orientata “sin dalle ore immediatamente successive ai fatti”.
Alberto Genovese, a Quarto Grado parla la modella che ha denunciato le violenze
La drammatica testimonianza della modella che ha denunciato Alberto Genovese è al centro di un ampio blocco del programma di Gianluigi Nuzzi in onda oggi, 2 dicembre, in prima serata su Rete 4. Quarto Grado torna sul caso delle violenze a Terrazza Sentimento con il racconto della giovane che avrebbe subito abusi nella stanza “off limits” dell’attico dell’ex imprenditore digitale a Milano, il 10 ottobre 2020. Un incubo che, secondo l’accusa, sarebbe durato diverse ore e al cui esito la giovane avrebbe portato inequivocabili segni. Oltre alle ferite dell’anima che si porterebbe dietro dopo essere stata accusata lei stessa di essersi inventata tutto.
“Sono molto contenta – aveva detto la modella dopo la sentenza di primo grado a carico di Alberto Genovese, riporta Alto Adige -, felice, perché è emersa la verità. Per molti potevo sembrare una ragazzina che accusava l’intoccabile, ma ora posso anche dire di essere contenta di aver rifiutato i suoi soldi“. La 18enne aveva rifiutato la somma di 130mila euro proposta dall’imputato a titolo di risarcimento. Dopo la condanna, fuori dall’aula Alberto Genovese non aveva commentato il primo grado. Stretto da sorella e avvocati, aveva percorso la via per guadagnare l’uscita senza dire una parola alla stampa. Solo una dichiarazione fugace della difesa: “Aspettiamo le motivazioni“. Nelle scorse settimane, riporta ancora l’Ansa, sarebbero emerse altre accuse a carico di Alberto Genovese: nei dispositivi, sarebbe stato rinvenuto materiale pedopornografico ora al vaglio degli inquirenti.