Alberto Genovese non è protagonista solo della cronaca per i suoi guai giudiziari. L’ex imprenditore, in carcere per le violenze sessuali a Terrazza Sentimento e a Ibiza, si è sposato. Lo rivela il Corriere della Sera, spiegando che il matrimonio c’è stato lo scorso dicembre, mentre era ancora ai domiciliari in una comunità di recupero. La moglie dell’ex fondatore di alcune start up, sarebbe una precedente fidanzata, con cui l’uomo aveva riallacciato i rapporti durante la detenzione. Di questa svolta però si mormorava da tempo.



Ma la conferma arriva ora, mentre Alberto Genovese è in attesa della decisione del tribunale di Sorveglianza in riferimento all’istanza dei suoi legali per il ritorno nella comunità di recupero al fine di terminare di scontare la sua pena residua in un regime alternativo al carcere. L’uomo era stato riportato in cella, nel carcere di Bollate, a febbraio, quando la condanna per le violenze sessuali era diventata esecutiva. Ma i suoi legali hanno continuato a chiedere che gli venga concesso di proseguire il suo percorso di recupero dalla tossicodipendenza.



ALBERTO GENOVESE, NOZZE CON EX (NON SARAH BORRUSO)

Proprio ieri la procura generale di Milano ha espresso parere favorevole, considerando anche che il residuo pena di Alberto Genovese a questo punto è inferiore ai 4 anni. Nel frattempo, il matrimonio. Non con l’ex fidanzata Sarah Borruso, che era stata indagata con l’imprenditore per le violenze sessuali e che è stata condannata a due anni e 5 mesi, ma una compagna precedente, che lavora nel mondo dell’economia e che Alberto Genovese ha sposato mentre era in una comunità di recupero nel Varesotto, a Cuveglio. Peraltro, secondo i suoi legali, le nozze con la vecchia fiamma sono una tappa fondamentale nel suo percorso di recupero. Il matrimonio dimostrerebbe, a detta dei legali, la concretezza di questo percorso, nel quale ha ammesso tutte le sue responsabilità. Stando a quanto rivelato dal Corriere della Sera, l’imprenditore avrebbe convissuto alcuni anni in passato con questa donna. Inoltre, grazie al suo patrimonio di centinaia di milioni di euro, non ha avuto problemi a pagarsi le cure mediche e psicologiche e a finanziare una fondazione e iniziative che si occupano di tossicodipendenti.

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