Alberto Gusmeroli soddisfatto della manovra messa a punto dal governo Meloni. Intervistato dal Tempo, il responsabile fisco della Lega ha posto l’accento sulle tante criticità incontrate dall’esecutivo: “I mercati e le società di rating l’hanno recepita bene e questo è cruciale per un’Italia con un alto debito pubblico. La conferma del taglio al cuneo fiscale, la rivalutazione delle pensioni sino a quattro volte il minimo, quota 103 e per la prima volta in cinquant’anni l’abolizione dell’acconto delle tasse a novembre per 3,5 milioni di attività economiche […] sono misure fortemente volute dalla Lega”. Ma non è tutto: “Le nuove assunzioni di giovani, diversamente abili, lavoratrici madri ed ex percettori di reddito di cittadinanza saranno dedotte dalle tasse per il 130% del costo, mentre tutte le altre nuove assunzioni a tempo indeterminato al 120%. È un incentivo fiscale che riguarda milioni di attività economiche favorendo l’occupazione senza mettere in difficoltà i conti dell’Inps”.
Il punto di Gusmeroli
Molto è stato fatto ma tanto resta da fare. Gusmeroli si è soffermato sugli obiettivi di legislatura da sempre strategici per il Carroccio e il discorso è finito sulla flat tax per tutti, a cui oggi ci si è avvicinati con la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3. Ma non solo: “Quota 41 per superare definitivamente la legge di Fornero, oltre a norme più incisive per superare i contenziosi fiscali ed edilizi permettendo la regolarizzazione delle piccole difformità edilizie”. Per Gusmeroli la manovra è una tappa di un percorso di legislatura, discorso a parte sul cambiamento del rapporto tra cittadino e fisco: “Sicuramente è stata tolta la norma sui pignoramenti facili e alcune scadenze fiscali ma saranno i decreti attuativi della delega per la riforma fiscale a migliorare il rapporto tra Cittadino e Fisco: le semplificazioni, il concordato preventivo biennale e la diminuzione delle sanzioni fiscali vanno nella direzione giusta e auspicata”.