“È un fatto storico“: così Alberto Gusmeroli sul suo emendamento che metterà fine alle difficoltà delle partite Iva, che presto non saranno più il bancomat fiscale dello Stato. Intervistato da La Verità, il responsabile fisco del dipartimento economia della Lega ha sottolineato che per la prima volta in cinquant’anni le imposte si potranno rateizzare all’anno successivo superando il maxi-acconto che andava versato a novembre: “A questo punto si può facilmente ridurre anche la ritenuta d’acconto dei lavoratori autonomi che oggi è pari al 20%, potrà prima dimezzarsi per essere poi abolita”.
Quali contribuenti potranno trarne vantaggio? Ecco la spiegazione di Alberto Gusmeroli: “La rateizzazione all’anno successivo del’acconto di novembre riguarda tutti i lavoratori autonomi, le piccole imprese e i forfettari”. In soldoni, circa 4,5 milioni di partite Iva e potenzialmente potrebbe chiamare in causa anche lavoratori dipendenti e pensionati se devono pagare un acconto fiscale per i redditi extra.
Le parole di Alberto Gusmeroli
I prossimi passaggi sono chiari: l’iter della delega fiscale prevede altri passaggi in estate, l’obiettivo è quello di arrivare al voto in aula ad agosto per partire con i decreti attuativi. Alberto Gusmeroli ha citato due ipotesi: “O le nuove norme potrebbero entrare in vigore già n parte nel 2023 e per un’altra parte nel 2024, oppure avremo tutto in un unica norma dal 2024. Ma mi lasci dire che per una rivoluzione storica come quella di cui stiamo parlando – abbiamo aspettato 50 anni ed io ho avanzato questa proposta per la prima volta 3 anni fa, il 5 agosto 2020 – si tratta di una dolce attesa”.
“Una riforma di buon senso”
Superati i residui ideologici, il problema ha riguardato le coperture. Alberto Gusmeroli ha sottolineato che la svolta c’è stata quando nella precedente legislatura lui e l’ex presdente della Commissione finanze hanno rivolto un quesito all’Istat, che a suo volta ha interpellato l’Eurostat: “Di fronte alla risposta e all’evidenza che il provvedimento non avrebbe generato obbligo di copertura, ma solo la necessità di provvedere per cassa, il più grande intralcio è stato eliminato“. Il leghista ha rimarcato che con questa svolta i contribuenti in difficoltà vivranno più tranquilli: non ci sarà più l’incubo del ravvedimento operoso, pagando sanzioni e interessi. E l’impianto della legge delega va esclusivamente incontro alle esigenze dei cittadini onesti: “Dall’origine la riforma fiscale ha contenuto tante proposte della Lega, a partire dalla semplificazione per arrivare alla graduale riduzione delle tasse e al riequilibrio nel rapporto tra cittadino e Agenzia delle Entrate che oggi è assolutamente squilibrato”.