Alberto Macario ha ricordato l’immenso papà, il grande comico Erminio Macario, oggi negli studi di Uno Mattina in Famiglia: “E’ sempre stato un padre molto generoso e affettivo – ha esordito Alberto Macario – ma come era capocomico in teatro così è stato capocomico in famiglia anche se severo e rigido, da questo non si sfugge, non è stato casa e chiesa ma caso e teatro”.
“La cosa divertente che nessuno sa – ha continuato il figlio di Erminio Macario – è che quando lui arrivava a casa si accendevano tutte le luci, lui voleva che tutto fosse illuminato a giorno con luce artificiale, voleva sentirsi sempre al teatro, sul palcoscenico, noi capivamo che era arrivato a casa perchè la luce si accendeva”. Quindi Alberto Macario ha proseguito: “I suoi collaboratori avevano paura del suo giudizio, era un personaggio molto duro e rigido anche se voi lo vedete sempre sorridente e felice”.
ALBERTO MACARIO, FIGLIO DI ERMINIO: “LA SUA INNOVAZIONE E’ STATA…”
Alberto Macario ha parlato dell’innovatività del padre: “Lui ha creato la commedia musicale italiana fra il 35 e il 37, la prima commedia musicale è stata Piroscopo Giallo con Wanda Osiris. L’innovazione è stata una comicità surreale, assurda, differente da quella di romani e napoletani, più legata a fatti di vita quotidiana, la sua era più una comicità francese, è stata un’infiammata”.
Alberto Macario ha proseguito: “Nel dopoguerra le riviste e gli spettacoli di mio padre erano di proporzioni hollywoodiane. Poi una curiosità: Totò ebbe un problema finanziario e mio padre prese un milioni di lire che aveva ottenuto da un film e glielo regalò”. Erminio Macario, nato a Torino a maggio del 1902, e deceduto sempre nel capoluogo piemontese il 26 marzo del 1980, è stato uno dei più grandi attori e comici italiani di inizio 900, sia di cinema quanto di televisione, considerato di fatto dai critici l’inventore del cinema comico italiano.