Alberto Mantovani lancia l’allarme: sono saltati milioni di esami oncologici. Intervenuto ai microfoni de La Stampa, il direttore scientifico dell’Humanitas ha spiegato perché non bisognerebbe parlare solo di emergenza coronavirus: «I numeri sul cancro sono drammatici. Nei mesi scorsi abbiamo perso un milione e mezzo di esami senologici e ci sono dati simili su altri tumori. Le persone hanno paura di ospedali e ambulatori e questo provoca danni enormi, mentre tutto si può fare in sicurezza». Ma questa non è l’unica preoccupazione dell’immunologo. Mantovani è contro la possibile chiusura delle scuole: «Bisogna bilanciare la protezione della parte fragile della popolazione con il diritto allo studio dei giovani, che sono relativamente resistenti al virus, e al tema della diseguaglianza sociale amplificata dalla chiusura».
ALBERTO MANTOVANI: “VACCINI? NON ABBIAMO DATI SUFFICIENTI”
Alberto Mantovani ha dichiarato di sperare che il lockdown non si renda necessario, affidandosi al senso di responsabilità di tutto, ma tra qualche settimana sarà necessaria una rivalutazione. Per quanto riguarda i vaccini, l’immunologo ha spiegato che «sono cavalli in corsa e non abbiamo dati sufficienti»: «Sicuri dopo fase 3? Vedremo i dati, ma è un buon segno che i grandi produttori abbiano chiesto alle agenzie regolatorie di non abbassare l’asticella. La fase tre riguarda decine di migliaia di persone, ma dovremo sorvegliare molto attentamente i milioni di persone che li useranno, nonché la durata della memoria immunologia». Infine, sull’immunità nei guariti: «È molto raro che un guarito si riammali. Quanto duri la memoria immunologica sia in questo caso sia per il vaccino non lo sappiamo e lo impareremo solo studiando, per esempio in Humanitas stiamo conducendo una ricerca su 4 mila persone».