Alberto Matano rivela alcune curiosità sul suo passato che avrebbero potuto portarlo a diventare una persona molto diversa dal giornalista e conduttore che conosciamo oggi. Tutto inizia dal suo desiderio di libertà e riscatto: “la mia è stata un’adolescenza come tante altre in una città di provincia, Catanzaro, con il mio motorino. Giravamo in questa città fatta di colline e avevo un rapporto molto stretto con il mare. L’unica cosa che soffrivo era il fatto che la mia fosse una famiglia un po’ in vista, mia madre faceva politica quindi tutto quello che facevo era attribuito al fatto che io fossi il figlio di una personalità in vista” racconta, ospite della trasmissione Rai bellaMa’.
Alberto Matano spiega che “è per questo che sono andato via: volevo affermare me stesso e alla fine ci sono riuscito. Lì ero il ‘figlio di’, adesso lei è ‘la mamma di’ e questo ci fa ridere molto”. Dalla mamma “ho ereditato il carattere, la determinazione, la passione in quello che uno fa. Lei ha impiegato queste caratteristiche per il bene comune, perché si è sempre spesa per i diritti delle donne, per le persone meno fortunate, gli anziani. Per tutto quello che riguarda il sociale. Abbiamo una missione differente ma il motore è lo stesso. Da mio padre invece ho avuto il tratto più dolce del mio carattere, quello più riflessivo e di ascolto”.
Alberto Matano: “volevo fare architetto, poi provino per Mtv. Bullismo? Grato a mia famiglia”
Alberto Matano, ospite del salotto di BellaMa’, spiega di aver “sempre pensato di fare questo lavoro, il giornalista, poi però per dare sfogo alla parte più creativa di me pensavo di fare l’architetto, il designer di interni”. Racconta di aver “studiato giurisprudenza perché i miei dicevano che se non fossi riuscito a fare il giornalista avrei potuto fare tante altre cose. Un episodio però è stato un bivio per me: io frequentavo l’università ma volevo assolutamente fare questo lavoro, allora andai a fare un provino come conduttore per MTV, quando una mia amica mi chiese di accompagnarla. All’epoca lavoravo in una tv privata di Roma. Se mi avessero preso avrei potuto fare il dj, invece non mi presero”.
Alberto Matano affronta anche un argomento molto delicato e doloroso del suo vissuto, e cioè il bullismo subìto in adolescenza. “Mi trovavo alcuni pomeriggi nella mia stanza, avevo 14/15 anni e mi chiedevo che cosa avrei fatto – confessa – Ho trovato la forza dentro di me grazie al supporto straordinario della mia famiglia e degli amici che ho ancora oggi. Tutto questo lo porto con me, mi ha dato la forza e la spinta per andare avanti e mi fa essere al fianco di tutte le persone e tutti i ragazzi vittime di bullismo. Davanti a questo tipo di fenomeno siamo tutti chiamati in causa. Bisogna trovare la forza di parlarne con i familiari e viceversa i familiari devono mantenere alta l’attenzione”.