Alberto Moravia è stato il marito di Elsa Morante, la narratrice del ‘900 italiano protagonista della puntata de “I grandi della letteratura italiana” in onda martedì 31 marzo 2020 alle ore 15.20 su Rai3. Uno speciale interamente dedicato alla scrittrice, poetessa e traduttrice che ha segnato la storia della letteratura italiana. La Morante, infatti, è stata la prima donna vincitrice del Premio Strega con “L’Isola di Arturo”, mentre la sua opera “La storia” è annoverata tra i 100 migliori libri di sempre. Poetessa dall’animo nobile, sempre attenta ai più deboli, il nome di Elsa è strettamente legato a quello di Alberto Moravia. Classe 1907, Alberto Pincherle (questo il suo vero nome) nasce il 28 novembre a Roma nei pressi di via Pinciana da una famiglia nobile. La sua infanzia è segnata dalla tubercolosi ossea che lo costringe per forza di cosa a trascorrere molto tempo tra casa e gli ospedali. Proprio in occasione di una degenza di un anno presso Bressanone, Moravia inizia a comporre le pagine del suo primo romanzo “Gli indifferenti”. In realtà il debutto letterario dello scrittore arriva con “Lassitude de courtisane”, racconto tradotto in francese che poco dopo viene pubblicato anche in Italia con il nome “Cortigiana stanca”. Durante la sua lunghissima carriera, Moravia ha pubblicato più di 30 romanzi, ma il successo di critica e pubblico arriva con “Gli indifferenti” e “La ciociara”, romanzo portato sul grande schermo da Vittorio De Sica con protagonista Sophia Loren.
Alberto Moravia e la moglie Elsa Morante
La vita di Alberto Moravia è segnata anche dall’incontro con Elsa Morante. I due scrittori provengono dalla stessa città, Roma, ma da due famiglie completamente differenti. Lui è nato in una famiglia agiata, mentre la Morante in una famiglia semplice. Nonostante tutto però i due si innamorano e decidono di sposarsi. Un matrimonio semplice che li vede poco dopo costretti a lasciare la loro Roma per via della seconda guerra mondiale. Elsa e Alberto cercano di raggiungere Napoli, ma vengono bloccati e sono costretti a rifugiarsi a Fondi. Nel comune della provincia di Latina, la coppia trascorre diversi mesi vivendo in una stalla e componendo diverse opere tra cui proprio “La Ciociara”. Le differenze caratteriale e di origine, ma anche il loro modo di vedere la vita li portano a scontrarsi più volte fino alla separazione avvenuta dopo ventisei anni d’amore. Nonostante la separazione Elsa e Alberto restano legati da un filo invisibile per tutta la vita, un filo che neppure la morte della scrittrice avvenuta nel 1985. Parlando proprio della morte della moglie, Moravia scrisse: “ho appreso la morte di Elsa a Bonn, in Germania, dove mi trovavo in viaggio per un’inchiesta giornalistica. Era pieno inverno, aveva nevicato moltissimo. Allora sono uscito, ho camminato a lungo nella neve. Ero commosso e cercavo di dissipare la commozione con il gelo della giornata invernale. Tornai a Roma in tempo per il funerale, andai a vedere la salma esposta nella bara. Il viso di Elsa negli ultimi anni si era trasformato nel senso di una vecchiaia un po’ funesta. Con la morte era tornato a un aspetto quasi infantile, sereno, forse sorridente. Nella corsa del carro funebre i fiori, probabilmente male assicurati alla corona, volarono via uno dopo l’altro e andarono a schiacciarsi sull’asfalto: quei fiori che volavano via tra il carro funebre di Elsa e la mia macchina mi fecero un’impressione delirante e simbolica: così era volata via Elsa dalla mia vita”. Moravia è morto cinque anni dopo, nel 1990.