Alberto Quadrio Curzio, professore emerito dell’università Cattolica di Milano e presidente emerito dell’accademia nazionale dei Lincei, è intervenuto nelle scorse ore ai microfoni del Tg2 Post nell’ambito della puntata denominata “Che mondo sarà”, nella quale si è tentato di intercettare quelli che saranno gli scenari futuri a livello politico ed economico a seguito della crisi dettata dalla pandemia di Coronavirus. Immancabile, però, prima di iniziare, un riferimento allo scontro e alla rottura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte nel Movimento Cinque Stelle: “La rappresentazione europea e internazionale del nostro Paese è cruciale, ragion per cui i conflitti interni ai singoli movimenti politici o che possano indebolire il Governo sono dannosi – ha asserito Quadrio Curzio –. Spero che l’esecutivo non ne risenta”.



Successivamente, analizzando la situazione a livello continentale, Quadrio Curzio ha espresso un forte apprezzamento nei confronti del Next Generation EU, sottolineando inoltre il cambio di strategia dell’Europa, che nel primo ventennio di questo secolo non ha mai brillato, con particolare riferimento alle politiche fiscali del secondo decennio, che hanno rallentato la crescita europea e aumentato i divari. Ora bisogna puntare, secondo il professore, sulle filiere della digitalizzazione, della rivoluzione verde e della transizione ecologica, della mobilità sostenibile, dell’inclusione e della coesione e della salute. “Il rischio di una piccola ripresa inflazionistica può esserci – ha commentato –. Le scorte di materie prime sono molto basse, comprese quelle di petrolio, ma l’Europa ha fatto un cambio di passo in cui bisogna avere molta fiducia”.



ALBERTO QUADRIO CURZIO: “ITALIA EUROPEISTA E ATLANTISTA”

Alberto Quadrio Curzio ha poi sottolineato che l’Europa punta molto sugli investimenti, dando fiducia in modo significativo all’Italia, Paese sì con un grande debito, ma che se riuscirà a ripartire con investimenti adeguati lungo le traiettorie prefigurate dalla Commissione Europea, abbatterà sensibilmente il debito pubblico. “Ecco perché tutte le forme di coalizione nazionale auspicate da Mattarella sono cruciali – ha detto Quadrio Curzio –. Draghi è la persona adatta in questo momento, in quanto ha esperienza di trattativa con i grandi leader europei”.



A proposito di Draghi: “Quando ha relazionato in Parlamento per ottenere la fiducia ha detto chiaramente che l’Italia è atlantista ed europeista. Nello stesso tempo è evidente che non si possa certo impostare un rapporto conflittuale con un gigante come la Cina. Credo peraltro che l’Europa rappresenti un terzo polo nello scenario mondiale e che abbia bisogno di una vera politica estera e di una difesa comune”.