A piangere uno dei suoi ex compagni di quella retroguardia dei record è Walter Zenga, rimasto quasi senza parole dopo la notizia della morte del suo amico Alberto: su Instagram postando la foto con la figurina di Rivolta, l’ex portierone di Nazionale e Inter scrive «Io ti voglio ricordare così .. RIP Alberto Rivolta» e tagga alcuni dei loro ex compagni e amici, da Riccardo Ferri a Lothar Matthaus, passando per Trapattoni e Mandorlini. Tutti in lutto per quanto occorso al guerriero ex Inter, comprende le altre squadre che ospitarono durante la sua non lunghissima carriera Alberto Rivolta: «Il Parma Calcio piange Alberto Rivolta, scomparso all’età di cinquantuno anni, e porge le più sentite condoglianze alla sua famiglia», scrive il Parma Calcio in un comunicato di pochi istanti fa. A Parma arrivò nell’allora sessione autunnale del calciomercato, nel momento dell’avvicendamento in panchina tra Zdenek Zeman e il compianto Giampiero Vitali, in prestito dalla società nerazzurra, con cui qualche settimana prima esordì in Coppa Uefa: ancora la società crociata, «Con la nostra maglia, purtroppo, a causa di un infortunio che gli pregiudicò quella annata agonistica, conclusa con la salvezza, vanta poche presenze: una nella gara d’andata degli Ottavi di Coppa Italia contro l’Avellino e cinque in Serie B, tra cui la vittoria allo stadio Ennio Tardini nel derby contro il Modena».
È MORTO ALBERTO RIVOLTA
Se n’è andato Alberto Rivolta dopo aver combattuto per oltre 20 anni con un tumore dolorosissimo e molto raro, uno dei protagonisti dell’Inter dei record di Trapattoni (scudetto 1988-1989): è morto questa mattina a soli 51 anni nella sua Monza dopo ben 25 anni di calvario per quel maledetto ependimoma midollare che lo colpì quando ancora era in attività come calciatore. Parma, Cosenza, Livorno, Seregno ma soprattutto Inter, sono le squadre per cui Alberto Rivolta ha dedicato la sua intensa carriera in campo prima di trasferirsi da un medico all’altro, da un ospedale all’altro, da una operazione chirurgia purtroppo all’altra. «I miei compagni di squadra dello scudetto dei record – ammise il 13 ottobre scorso in una bella intervista al Giorno – Baresi, Malgioglio e poi Riccardo Ferri, Ciocci… insomma gli amici non mi hanno dimenticato»; proprio la vicinanza di famiglia, colleghi e amici ha permesso a Rivolta di combattere così a lungo prima della ‘resa’ al volere del destino con la salita in cielo in questa prima domenica di novembre.
L’ADDIO DELL’INTER AL SUO ‘EROE’ ALBERTO RIVOLTA
Il post dell’Inter scritto per commemorare il proprio ex difensore dello scudetto dei record è commosso e riepiloga le gesta di Alberto Rivolta in maglia neroazzurra: «FC Internazionale Milano piange la scomparsa di Alberto Rivolta. Classe 1967, ruolo difensore, Rivolta, nato a Lissone, dopo aver militato nelle giovanili nerazzurre all’inizio degli anni ‘80, debutta in Prima Squadra il 15 dicembre 1985 in Serie A contro il Como. Nella sua esperienza nerazzurra, tra il 1985 e il 1987 e poi nella stagione 1988-1989, colleziona un totale di sette presenze». Sempre la società oggi gestita dal Gruppo Suning, ricorda da vicino anche la presenza più importante di Rivolta in quell’anno di record a suon di punti: «La più dolce, quella nella penultima giornata del campionato ‘88-’89: una presenza che lo fece entrare nell’elenco degli eroi della stagione dello Scudetto dei Record. Inter, nel ricordare il coraggio di Rivolta nell’affrontare la malattia, si unisce al dolore dei suoi familiari portando l’abbraccio di tutto il popolo interista», si conclude il post de Fc Internazionale. Fu lo stesso Rivolta nella sua ultima intervista a sottolineare il suo legame speciale con l’Inter: «La sofferenza è tanta però è sempre un piacere quando i tifosi e gli ex compagni di squadra vengono a trovarmi. E poi sono interista fino al midollo. Non mi perdo una partita anche se sono in ospedale, spero a fine anno di poter festeggiare con loro».