Si terranno mercoledì 7 agosto 2019 in Umbria i funerali di Alberto Sironi, morto oggi all’età di 79 anni ad Assisi. L’ultimo saluto al regista de Il commissario Montalbano si terrà a San Rufino, dove tre anni fa ha sposato la moglie Lucia Fiumi. Centinaia i messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia comparsi nelle ultime ore, una perdita che lascerà un grande vuoto nello spettacolo italiano. Palomar di Carlo Degli Esposti, produttore della serie televisiva, lo ha salutato così: «La fermezza nervosa della tua regia ha stregato tutti noi da subito e ogni giorno di più. Ci mancherà la tua capacità di tenere insieme per anni la più fantastica gabbia di matti che abbiamo costruito insieme». Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, ha ricordato: «Lo piango con l’affetto che spero possa avvicinarsi a quello che lui ha messo nel suo lavoro, e lo ricordo nella ricchezza della qualità professionale e umana con cui lo ha onorato e ci ha onorato». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LUCA ZINGARETTI OMAGGIA ALBERTO SIRONI
Un anno sfortunato per Il commissario Montalbano, dopo il successo televisivo delle nuove puntate l’addio a due protagonisti assoluti della serie di Rai 1: dopo Andrea Camilleri, si è spento nelle scorse ore il regista Alberto Sironi. Il cast si è stretto attorno alla famiglia del 79enne innamorato della Sicilia, con il protagonista Luca Zingaretti che lo ha omaggiato con un commovente messaggio su Instagram: «Sei stato l’unico regista che quando davi motore cominciavi a raccontare le barzellette. Gli altri chiedevano il silenzio, tu raccontavi di Alberto Sordi», questo uno dei passaggi dedicati alla memoria del cineasta di Varese. E la mente torna alla scomparsa dello scrittore di Porto Empedocle: «In poco tempo è la seconda volta che piango un complice di questa avventura che ci accomuna da tanto tempo. È penoso, è duro, è proprio un anno di me*da! Addio amico mio!». Qui di seguito il post dell’attore. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ALBERTO SIRONI E’ MORTO: “DOPO CAMILLERI, ANCHE LUI…”
Alberto Sironi
è morto: addio al secondo papà del Commissario Montalbano. La notizia della sua morte arriva ad un mese dalla scomparsa di Camilleri, avvenuta lo scorso 17 luglio. Il regista è deceduto a causa di una malattia che lo aveva costretto a non farsi carico delle riprese dell’ultima stagione della serie. Infatti è stato Zingaretti a dirigere gli ultimi episodi a causa dell’improvvisa indisposizione di Alberto Sironi. Zingaretti fu scelto come regista pro tempore dunque a partire dalla fine di maggio. Oggi la notizia della morte di Alberto Sironi, a cui “Io a te” ha dedicato un omaggio. Pierluigi Diaco in apertura di puntata ha voluto infatti ricordare il regista, ma gli ha anche destinato un applauso, a cui si è unito quello del pubblico. «A Sironi il ricordo e l’applauso del pubblico di Raiuno e di Io e te. La vita è veramente curiosa: dopo la salita in cielo di Camilleri, quella di Sironi, due gentiluomini». (agg. di Silvana Palazzo)
ALBERTO SIRONI, MORTO REGISTA COMMISSARIO MONTALBANO
Alberto Sironi è morto
: altro lutto nel mondo dello spettacolo italiano, il regista si è spento all’età di 79 anni. Lombardo innamorato della Sicilia, Sironi è noto per aver diretto la fortunata serie televisiva Il commissario Montalbano, che ha dovuto dare addio lo scorso 17 luglio al “papà” Andrea Camilleri. E’ stato lui a dirigere le puntate del tv show Rai a partire dalla fine degli anni Novanta e fu lui a scegliere Luca Zingaretti per vestire i panni del poliziotto di Vigata: «Uno non poteva venire perché aveva litigato con la moglie e aveva un occhio nero, l’altro non ha fatto un ottimo provino, Luca invece è stato bravissimo», aveva raccontato ai microfoni di Repubblica. Ad appena un mese dalla morte di Camilleri, Il commissario Montalbano deve dire addio ad un altro dei suoi pilastri…
ALBERTO SIRONI, LA CARRIERA
Formatosi alla scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, Alberto Sironi ha iniziato la collaborazione con la televisione di Stato a partire dagli anni Settanta: dopo alcune inchieste in Italia e all’estero, ha firmato sceneggiatura e regia di due telefilm tratti dalla raccolta di racconti Il centodelitti di Giorgio Scerbanenco. Dopo la fiction Il grande Fausto il film Una sola debole voce, arriva la consacrazione con Il commissario Montalbano: una serie televisiva che gli è entrata nel cuore e per la quale ha speso sempre parole al miele. «Salvo è un anarchico individualista», raccontava in una recente intervista, e di quella serie tv gli è rimasta dentro anche la Sicilia, come dicevamo: «Sono legato alle mie origini ma qui mi sento a casa, tra la gente per strada o nelle trattorie, quando incontro i contadini e le maestranze locali». Ricordiamo, infine, la regia di L’avvocato Guerrieri – Testimone inconsapevole e L’avvocato Guerrieri – Ad occhi chiusi, tratti dai libri di Gianrico Carofiglio.