Nei giorni in cui si torna a parlare dell’eredità di Alberto Sordi e mentre questa sera Techetechetè, il programma Rai di video-frammenti, gli dedicherà una puntata, uno degli aspetti più controversi ma pure curiosi della vita dell’attore romano scomparso nell’oramai lontano 2003 è quello relativo alla sua vita sentimentale: o meglio, dal momento che non si conoscono tutte le liaison avute da colui che è considerato il padre di tutta una generazione di artisti capitolini, come mai Sordi non abbia mai preso moglie fatta eccezione ovviamente per… Anna Longhi, la sua collega morta nel 2011 e che sul grande schermo, ovvero nell’universo finzionale di celluloide, vestiva i panni della consorte ruspante e un po’ “buzzicona”. Infatti, come è noto, il rapporto di Alberto Sordi con le donne è stato sempre intenso anche se lui, scegliendo l’arma dell’ironia, non ha mai fatto davvero chiarezza su questo aspetto scherzandoci su e ricorrendo a battute oramai diventate proverbiali quali quella per cui non ha mai preso moglie “altrimenti me dovrei mettere n’estranea in casa” oppure quella per cui “eh, mica le potevo sposare tutte?”. E così i vari flirt, mai confermati ma di cui si è spesso parlato, con Katia Ricciarelli oppure con Shirley MacLaine resteranno nella mitologia del mattatore romano.
PERCHE’ ALBERTO SORDI NON HA MAI PRESO MOGLIE
“E che sò matto? Mica me metto n’estranea in casa!”: si può sintetizzare così il rapporto di Alberto Sordi con le donne, che pure ha amato, pur decidendo di non voler mai prender nessuna per moglie all’ennesima domanda dei giornalisti curiosi. “Io alle donne devo tutto, devo la mia vita perché io sono stato sempre molto corteggiato” ricordava Sordi in una celebre intervista concessa ad Enzo Biagi in cui confessò di aver bruciato presto le tappe della sessualità dato che sin dagli esordi della carriera è stato sempre circondato da belle donne. “Forse non mi sono sposato perché non ho mai avuto la necessità di avere una compagna…” aveva poi detto, dal momento che non solo non venne portato mai da nessuna all’altare ma nemmeno ebbe mai una compagna stabile, a quanto ne sappiamo. Dalle rivelazioni fatte successivamente alla sua morte dagli eredi si è poi appreso che Sordi ebbe tante relazioni fugaci ma non volle mai parlarne in pubblico e non facendo mai dei nomi a causa della “sua estrema riservatezza che glielo impediva e poi perché era molto geloso della sua vita privata”.
UN CONVINTO SCAPOLO, TRA IRONIA E RISERVATEZZA
In una delle occasioni citate, uno dei nipoti di Alberto Sordi ebbe a dire che suo nonno usava autodefinirsi “un infedele per costituzione” tanto da restare coerente fino alla morte non solo alla scelta di restare scapolo ma pure di non rivelare mai a nessuno, eccetto forse che ai pochi intimi, quali fossero le donne, famose e non, che frequentava. Eppure alcune dive che hanno condiviso la sua carriera con lui sono state tra le donne più ambite dell’Italia del Dopoguerra: basti pensare a Silvana Mangano, Laura Antonelli e pure Monica Vitti con la quale diede vita a un simpatico siparietto in occasione della consegna dei David di Donatello per il loro film “Amore mio aiutami”: quando qualcuno gli chiese, dopo aver ironizzato sul matrimonio, se la Vitti potesse essere una buona consorte, Sordi prima rispose “Monica, quanto c’hai di dote?” e poi propose di “squajare i due David di Donatello cosi se famo gli anelli”. Anni dopo di lui Carlo Verdone ebbe a dire che in casa dell’attore non c’erano immagini di donne: “Non c’era nulla da dire, nella sua vita c’era posto solo per la famiglia e per lui stesso” a confermare l’immagine di ‘tombeur de femme’ ma mai legatosi davvero a una persona e mettendo con tutte bene in chiaro questo aspetto. Insomma, marito ma solo nei film e con partner quella Anna Longhi che con lui inventò tante scenette comiche di coppia ancora oggi mai eguagliate.