Chi avrebbe architettato tutto contro Alberto Tarallo? E’ questo il quesito emerso ieri sera a Non è l’Arena, durante la lunga intervista di Giletti al noto produttore, il quale senza mezzi termini ha replicato: “Ho una sensazione molto forte ma non c’entrano né gli autori del Grande Fratello né Mediaset”. Nel corso dell’intervista non c’è spazio per il coming out di Gabriel Garko nè per il presunto “sistema” da lui accennato dal momento che Giletti avrebbe puntato soprattutto alle gravi accuse della presunta setta. Secca la smentita dal produttore: “Ma quale setta? Al massimo organizzavamo dei pranzi e ci veniva Ursula Andress. Le fiction duravano diversi mesi e ci sono stati momenti in cui quattro interpreti, i più giovani e deboli nella recitazione, vivevano nelle dependance della mia villa a Zagarolo”. Qui, ha spiegato ancora Tarallo, gli attori avevano a disposizione un insegnante di recitazione e uno di inglese e la sera, dopo il lavoro, era lo stesso produttore a verificare ciò che avevano appreso. “Ma non c’è mai stata alcuna costrizione. Chi parla di sette e messe nere lo sa che c’è una persona che deve trovare tutte le mattine un motivo per alzarsi e per vivere? Tutto questo è stato fatto per un punto di share in più, questo sistema mi fa schifo”, ha tuonato.
Tarallo, ad ogni modo, sarebbe arrivato ad una conclusione in merito alla ragione per la quale sarebbero state mosse le pesanti accuse contro di lui: “Alla base c’è molto rancore perché dopo la fine delle fiction Ares non hanno avuto occasioni lavorative. Penso che qualcuno abbia lavorato su rancore per architettare qualcosa contro di me. Di solito non mi sbaglio, ho un intuito molto forte. Non centrano né Mediaset né gli autori del Grande Fratello, è qualcosa che arrivo dal passato: sono sospetti non prove”, ha proseguito, annunciando poi il lavoro in atto del suo legale al fine di appurare la verità. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“SETTA E LUCIFERO? ADUA DEL VESCO È STATA MANIPOLATA E…”
Ares una setta? Alberto Tarallo respinge le accuse di Adua Del Vesco e Massimiliano Morra. “Ci sono stati momenti in cui quattro attori, quelli più deboli della recitazione, dovevano essere seguiti. Loro due vivevano in due dépendance diverse. Ma non c’è mai stata costrizione”, ha dichiarato il produttore a Non è l’Arena di Massimo Giletti. E smentisce anche di aver tenuto lontana l’attrice dalla sua famiglia: “Teo era costantemente al telefono con la mamma di Adua. Io e Teo abbiamo prestato una casa che avevamo alla madre e alla sorella di Adua che erano venute a Roma a trovarla. Questo era impedirle di vedere la sua famiglia?”. Alberto Tarallo ha rivelato di essersi arrabbiato con loro in una sola occasione: “È successo quando ho dato loro da leggere Il giovane Holden e Il piccolo principe e mi avevano detto che lo avevano letto, ma non era vero”. Quando poi si è parlato del suicidio di Teodosio Losito si è poi lasciato andare: “Questo non posso proprio tollerarlo. Io so chi sei e so perché lo hai fatto, vergognati”. (agg. di Silvana Palazzo)
ALBERTO TARALLO “ADUA DEL VESCO NON STAVA BENE”
Alberto Tarallo racconta la sua verità a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti sull’Aresgate. Il re delle fiction è finito sotto accusa a causa di alcune pesanti dichiarazioni di Adua Del Vesco e Massimiliano Morra al Grande Fratello Vip. “Per me è molto dura, la riservatezza è uno dei miei punti fermi. Ma se sono qui è per difendere la memoria del mio compagno, Teodosio Losito”, ha dichiarato il produttore tv. Poi ha spiegato come ha appreso di quelle dichiarazioni: “Ero a un pranzo di lavoro e mi ha chiamato un amico. All’inizio ho sorriso, poi si sono riaperte molte ferite”. Alberto Tarallo ha raccontato anche la sua storia, di quel coming out a 14 anni, ad esempio. “Il cinema era la mia unica oasi di felicità nella mia infelicità”. Il conduttore ripercorre dunque le tappe della sua carriera, cominciata con tanti sacrifici.
Ma perché i due attori lo hanno accusato di essere a capo di una setta? “Credo che nel caso di Adua Del Vesco questo tormento abbia radici lontane. Mi scriveva lettere piene di amore e riconoscenza. Ho trovato le chat di Teo e Adua e sono riaffiorati ricordi angosciosi. Fu un anno molto pesante, Teo era depresso e Adua non stava bene. Io credo che alla base di tutto ci sia un rancore, ma penso che qualcuno abbia lavorato su questo rancore un po’ infantile per architettare qualcosa contro di me. Ho una sensazione molto forte”. Alberto Tarallo ha chiarito che non sono Mediaset e gli autori del reality. (agg. di Silvana Palazzo)
ALBERTO TARALLO E ARESGATE A NON È L’ARENA DI GILETTI
Da alcune settimane è calato il silenzio sull’AresGate, almeno nelle reti Mediaset dove per prime era partito il clamoroso “scandalo”. Adesso però sarà Massimo Giletti a riprendere in mano la questione nella sua trasmissione Non è l’Arena in onda stasera su La7. E’ stato lo stesso conduttore, nel suo programma su Rtl 102.5 ad annunciare che si occuperà della spinosa vicenda. E Dagospia, in concomitanza con la ghiotta anticipazione, ha anticipato un ulteriore dettaglio importante: “ospiterà Alberto Tarallo che per la prima volta risponderà a tutte le accuse”. Ma facciamo un passo indietro cercando di fare chiarezza sul motivo per cui è esploso il cosiddetto AresGate. Tutto è nato dopo le dichiarazioni choc emerse durante una confidenza tra Adua Del Vesco e Massimiliano Morra nella Casa del Grande Fratello Vip. Dalle loro parole era emersa la presenza di una presunta setta, di pressioni psicologiche molto forti e l’attrice aveva persino parlato di istigazione al suicidio dopo aver tirato fuori il nome di “Lucifero”. I social sono così diventati custodi di teorie complottiste spesso dai contorni inquietanti, tutte ruotanti attorno alla Ares Film, casa di produzione che fa capo ad Alberto Tarallo, che in coppia con Teodosio Losito – suo collaboratore e compagno morto suicida nel gennaio 2009 – ha realizzato alcune delle note fiction Mediaset con protagonisti non solo Adua e Morra ma anche Gabriel Garko.
ALBERTO TARALLO E ARESGATE: “DIFFIDA A MEDIASET”
Dell’AresGate, come era stato ribattezzato dal popolo social, se ne era parlato in alcune trasmissioni tv come Pomeriggio 5 e Mattino Cinque. In nessuna trasmissione, compreso il GF Vip, non è mai stato fatto esplicitamente il nome di Alberto Tarallo, ma era stata Barbara d’Urso a confermare in parte le rivelazioni choc di Adua De Vesco: “Io posso dire che c’è un’altra persona che io non dirò mai sotto tortura, che mi ha raccontato la stessa cosa. Mi ha raccontato che era una situazione molto particolare, io lo tengo per me, non lo dirò mai però sono scioccata perché le cose di Adua e Morra sono le stesse”. Nella medesima puntata in cui era stato mostrato il video delle confessioni choc tra i due attori, la conduttrice aveva aggiunto: “Attenzione, potrebbero essere stati coinvolti anche altri personaggi molto ma molto ma molto famosi. Attenzione!”. Ben presto però, da un giorno ad un altro, dell’AresGate sulle reti Mediaset non se ne è più parlato ed anche Adua e Morra hanno deciso di richiudere i cassetti dei ricordi (a quanto pare dolorosi), facendo calare il sipario su una vicenda che sui social, continuava ad appassionare molti utenti. Era stato Dagospia a rivelare il motivo di tale silenzio: “Alberto Tarallo diffida Mediaset e promette querele. Primo effetto: la D’Urso imbavagliata”. Tutto questo dopo che la conduttrice aveva annunciato possibili indagini da parte dei giornalisti di Videonews.
MANUELA ARCURI DIFENDE IL PRODUTTORE
Nel giorno stesso in cui era stata annunciata da diffida da parte di Alberto Tarallo, Gabriel Garko in diretta tv faceva il suo coming out dando ufficialmente il via alla sua “liberazione” e lasciando intendere, ancora una volta, la presenza di motivi ben precisi dietro il suo prolungato silenzio e dietro le finte storie d’amore a lui attribuite (compresa quella con Adua Del Vesco). Negli ultimi giorni, intanto, non sono mancate le dichiarazioni di molti protagonisti di fiction Mediaset prodotte da Ares Film che hanno speso parole di profonda stima nei confronti di Alberto Tarallo, prima fra tutte Manuela Arcuri che ha preso le difese del produttore e proprio a Dagospia ha rotto il silenzio commentando: “Una setta? Hanno detto cose pesantissime. Le ripeto, sono senza parole”. E su Tarallo: “Alberto è sempre stato un uomo molto protettivo, ti voleva aiutare sotto tutti questi aspetti. Non ha mai puntato una pistola alla tempia a nessuno”. Secondo le indiscrezioni del giornalista Giuseppe Candela, proprio Alberto Tarallo, finora rimasto in silenzio, avra modo di raccontare la sua di verità ed eventualmente fornire le risposte alle tante domande che si sono susseguite nelle ultime settimane.