Alberto Tarallo, chi è: le accuse a suo carico e l’Ares Gate

Da oltre un anno i riflettori si sono accesi su Alberto Tarallo, produttore della Ares Film ed al centro di una serie di indagini innescate dal cosiddetto Ares Gate. A sollevare un vero e proprio polverone attorno alla figura dell’allora sempre riservato Tarallo, erano state le parole pronunciate da Adua Del Vesco (Rosalinda Cannavò) e Massimiliano Morra nella Casa del Grande Fratello Vip nel 2021. Tanti i colpi di scena che da allora hanno riguardato il produttore, indagato per istigazione al suicidio del compagno Teodosio Losito al quale è stato legato per oltre vent’anni. Contro l’uomo anche il sequestro per oltre 5 milioni di euro avvenuto lo scorso gennaio ed il successivo dietrofront del Riesame, che a metà marzo ha annullato il provvedimento nei suoi confronti.



A spiegare il motivo del dietrofront del Riesame a FqMagazine è stato uno dei suoi difensori, l’avvocato Daria Pesce. Tarallo, infatti, era indagato anche per “falsità in testamento olografo e falsità in scrittura privata”, accusato di “aver scritto un falso testamento del compagno, imitandone la calligrafia e la firma per procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale, arrecando un danno agli eredi legittimi”. Il suo difensore ha però spiegato: “Abbiamo presentato una controperizia che dimostra l’esatto contrario, ovvero che il testamento in cui Teodosio Losito nomina Tarallo, suo compagno da vent’anni, suo erede universale era originale. Non c’è stata alcuna una contraffazione”.



Alberto Tarallo e le parole di Gabriel Garko

Un passo importante, quello della difesa di Alberto Tarallo e che ha ridato dignità allo stesso produttore, il quale secondo il suo avvocato sarebbe attualmente molto provato: “Su di lui in un anno c’è stato solo fango, fango, fango. È molto provato anche se fino ad ora le abbiamo vinte tutte. Io sono fiduciosa che tutto andrà secondo le nostre previsioni, anche per quanto riguarda l’archiviazione sull’indagine per istigazione al suicidio”, ha aggiunto, rispetto ai proposito della procura di Roma di procedere proprio in tal senso. Da mesi, a suo dire, Tarallo starebbe subendo una forte pressione mediatica che lo angoscia. Mentre molte persone anche celebri si sono schierate con lui, c’è anche chi ha usato parole molto dure nei suoi confronti.



Tra gli altri figura anche Gabriel Garko, che fu la punta di diamante della Ares Film ai tempi d’oro. Il suo agente fu proprio Alberto Tarallo ma parlando di lui in una intervista al settimanale Oggi ha dichiarato: “È il passato, non voglio parlarne”. Proprio Garko parlando di Tarallo ai pm, come riferisce Affaritaliani.it, avrebbe detto: “Noi eravamo tutte pedine di Tarallo, lui decideva il bello e il cattivo tempo e se non si faceva come detto eravamo sotto ricatto psicologico”.

Cos’è la Ares Film, la società di produzione sfornò diverse fiction celebri

Ma cosa era la Ares Film? Fondata da Alberto Tarallo la società di produzione sfornò tra le fiction più celebri quali L’Onore e il rispetto e lanciò attori del calibro di Gabriel Garko, Manuela Arcuri, Eva Grimaldi. Fu un vero e proprio successo, almeno fino al 2020 quando iniziò una forte fase di declino che portò al fallimento.

La Ares Film per anni ha fornito a Mediaset una serie di fiction “chiavi in mano”. Nel suo organigramma comparivano proprio Alberto Tarallo, produttore, Teodosio Losito, suo compagno e sceneggiatore ed una ampia scuderia di artisti tra cui le stesse Manuela Arcuri, Eva Grimaldi e Adua Del Vesco che nel corso degli anni si sono succedute come finte fidanzate di Gabriel Garko. Dopo il suicidio di Teo Losito, avvenuto un anno prima del fallimento della società, tutto fu destinato ad andare a rotoli fino all’esplosione dell’Ares Gate che ha riportato a galla vecchi rancori tra il produttore ed alcuni degli artisti che aiutò ad emergere.