Dopo mesi di silenzio, Alberto Tarallo è tornato nello studio di Non è l’Arena a distanza di 8 mesi dall’ultima volta in cui lesse la toccante lettera del compagno Teodosio Losito. “Io ho vissuto sei mesi la depressione di Teo, poi il suo suicidio e tutto quello che ne segue. E’ un dolore ardente che ti porti dentro”, ha esordito. Qualcuno ha perfino insinuato che lui e Teo si fossero lasciati: “Mi hanno fatto tutto ma questa è stata la cosa più grave perché Teo non c’è più e vogliono rubarmi anche la storia d’amore della mia vita, la sola cosa che mi manda avanti, vogliono rubarmi anche questo. Teo mi ha amato fino all’ultimo momento, fino all’ultimo istante della mia vita e io ho dentro di me tanti sensi di colpa perché a volte dico forse con lui invece di dirgli non piangere, forse avrei dovuto essere più dolce ma quello di cui sono assolutamente convinto è che ci siamo amati fortemente, la nostra è stata una grande storia d’amore”, ha commentato in lacrime Tarallo.
A Non è l’Arena è stato mostrato anche l’sms di un parente di Teo inviatogli alla vigilia di Natale, pochi giorni prima del suicidio, che farebbe capire che era una follia dire che loro due non si amavano più. Si tratta del cugino di primo grado, tale Enzo Imperato, il quale a Teo scriveva: “Oggi ero tentato di chiamare Alberto ma mi sono trattenuto, gli avrei voluto dire che non posso far altro che amare chi ama mio cugino”, a testimonianza del grande affetto nei suoi confronti dell’intera famiglia di Losito.
ALBERTO TARALLO PIANGE IN TV PER TEO LOSITO
Alberto Tarallo ha poi posto l’accento sul suo dolore enorme ed ha precisato: “Io sto vivendo questo… quello che la sua famiglia non capisce è che io sono la famiglia di Teo, noi due eravamo una famiglia! Quando stai insieme a una persona per 21 anni…”. Tarallo ha proseguito nel suo sfogo di dolore aggiungendo: “Adesso non c’è più e non posso permettere che mi tolgano questa storia che è l’unica cosa che mi tiene in vita”. Nel corso della trasmissione si è parlato anche del delicato tema relativo all’assicurazione di Teodosio Losito che il fratello sostiene fosse intestata a lui. Successivamente fu poi nominato Tarallo: “Un giorno arriva una dichiarazione del suo avvocato che dice che Teo non ha mai parlato con l’assicuratore”. La prova sarebbe però in una telefonata che Tarallo avrebbe fatto all’assicuratore, registrandola, in cui quest’ultimo conferma la sua versione. Infine è stato letto in tv l’ultimo biglietto scritto da Losito. Tarallo ha spiegato che in tutto erano tre lettere: “la prima quando ha tentato il suicidio e non pensava di essere salvato, la seconda quando aveva pensato di farlo la seconda volta e la terza è proprio il giorno in cui decide”.
Le tre missive gliele avrebbe fatte trovare tutte insieme in una busta. Nell’ultima lettera datata 8 gennaio 2019, Losito scriveva: “Caro Alberto, anche il 18 dicembre il caso ha voluto che mi fermasse un semplice sms proprio nel momento preciso in cui stavo compiendo l’atto. Ho passato questi giorni assaporando un po’ di vita, un po’ di normalità, ma ero conscio che sarei arrivato a oggi, a questo momento. Perdonami se potrai, ti ho sempre amato e sempre ti amerò”. Alla domanda conclusiva di Giletti se lo abbia mai perdonato, Tarallo ha chiosato: “Come faccio a non perdonarlo? Certi giorni mi incazz* con lui ma poi è stato la mia vita, la persona che ha cambiato la mia vita e non posso pensare che ci siano persone così malvagie dentro che possano farmi una cosa del genere”.