Alberto Tarallo è pronto a rompere il silenzio e a parlare con il pubblico ministero che sta indagando sul suicidio di Teodosio Losito, ex compagno di vita e di lavoro, nonché coproduttore e sceneggiatore nella società Ares Film. Ha fatto, quindi, depositare in procura un’istanza dal suo legale, l’avvocato Daria Pesce. Lo rivela La Repubblica, parlando di una mossa d’anticipo per chiarire la sua posizione ed evitare di essere additato come la persona che ha spinto Losito al suicidio nel gennaio 2019, come invece tra le righe hanno lasciato intendere, spiega il quotidiano, Rosalinda Cannavò e Massimiliano Morra al Grande Fratello Vip. «Basta veleni, vado a raccontare la mia verità al magistrato. Che nessuno scalfisca la memoria di Teo», le parole riportate. I due sono stati insieme per 19 anni.

Alberto Tarallo, dunque, ora vuole raccontare la sua versione agli inquirenti, ma è disposto laddove necessario, come spiegato dal suo legale, ad andare avanti con una «controdenuncia per calunnia verso chi lo accusa di tali falsità».

SUICIDIO TEODOSIO LOSITO, ARES GATE CONTINUA

Alberto Tarallo aveva accennato lo scorso ottobre, in un’intervista a Non è l’Arena di Massimo Giletti, ad una possibile macchinazione dietro il cosiddetto “Ares Gate”. «Mi rivolgo alla persona che ha macchinato tutto questo, che ha fatto dire a qualcuno induzione al suicidio: io so chi sei e so perché lo hai fatto», disse a La7. Il pm Carlo Villani venerdì scorso ha ascoltato per tre ore e mezza l’attore Gabriel Garko, uno degli attori di spicco della casa di produzione Ares. Il giorno prima aveva sentito per due ore Rosalinda Cannavò, le cui rivelazioni hanno dato il via all’indagine per istigazione al suicidio, per ora contro ignoti. A sporgere la denuncia i familiari di Teodosio Losito dopo che l’attrice lo scorso settembre al Grande Fratello Vip disse che l’Ares era una specie di “setta”. «Con il suo gesto Teo ha liberato anche me, altrimenti oggi non sarei più qui. Che poi io non ci credo che sia stato un suicidio, sai? Tanto sappiamo bene chi è l’artefice di tutto questo schifo», disse a Massimiliano Morra. Lui invece parlò di un personaggio a capo di tutto, dal nome “Lucifero”.

Alberto Tarallo però ha smentito le ricostruzioni degli attori, negando che la Ares fosse una setta e l’istigazione al suicidio del compagno. Inoltre, ha denunciato per diffamazione Rosalinda Cannavò e Massimiliano Morra per quanto detto al Grande Fratello Vip. Nei prossimi giorni potrebbe essere ascoltato anche l’attore e si sta valutando la testimonianza di Barbara D’Urso, che ha trattato il caso a Live.