Alberto Torregiani, figlio dell’orefice Pierluigi, ucciso a Milano nel 1979 dai terroristi del Pac, ha commentato la decisione della Cassazione francese di non permettere l’estradizione degli stessi terroristi in Italia: «Provo disgusto per questo ostinarsi nel trovare sempre giustificazioni strane per cui queste persone non debbano mai pagare. È sempre la stessa storia», spiega oggi ai microfoni del Corriere della Sera per poi aggiungere: «Me lo aspettavo, ma certe argomentazioni fanno veramente male». La Cassazione ha spiegato che «dopo tanti anni l’estradizione avrebbe provocato un danno sproporzionato al loro diritto a una vita privata» e Torregiani ha commentato eloquente: «Mi pare un di più, un paradosso che offende le vittime, i familiari e gli italiani. Anche se fossero stati arrestati 30 anni fa la loro vita sarebbe stata sconvolta, come capita quando passi dalla libertà alla galera. Però usare questo argomento come giustificazione è sconcertante. E si finisce per fare pensieri un po’ strani».



Secondo Torregiani sarebbe stato meglio se «La Cassazione non si fosse pronunciata. «Hanno vissuto per decenni nel terrore di essere estradati, meglio lasciarli fino alla morte con quest’incubo. E invece no, con questa sentenza c’è il sigillo che possono stare tranquilli e nessuno li toccherà». Secondo il figlio dell’orefice ucciso 44 anni fa, si è arrivati a tale situazione «Perché alla fine vengono dimenticati proprio le vittime e i loro familiari. Io vorrei vedere se i terroristi invece di un certo colore fossero stati di un altro. In 40 anni non ho mai fatta questa distinzione, ma a questo punto comincio ad avere qualche dubbio. Anche in Italia: se fossero stati terroristi di destra cosa avrebbe fatto una certa politica? Quanti si sarebbero indignati?».



TORREGIANI: “ESTRADIZIONE BATTISTI? MI SENTO QUASI A DISAGIO”

In ogni caso Cesare Battisti, accusato del delitto del padre, è stato estradato anni fa: «Vero e mi sento quasi a disagio – ammette Torregiani – per assurdo la fuga di Battisti in Brasile e il suo modo di sbeffeggiare l’Italia gli ha portato male. Se fosse rimasto in Francia nessuno lo avrebbe toccato ed ora sarebbe tranquillo».

Secondo Alberto Torregiani l’estradizione di alcuni terroristi italiani potrebbe provocare un po’ di imbarazzo: «Penso a Sofri quando dice che Pietrostefani ormai è troppo anziano per estradarlo. Dietro queste parole penso ci sia il timore per quello che potrebbe dire. Ogni familiare vive in modo diverso la propria tragedia, ma in generale noi per primi vogliamo chiudere quella stagione. Però abbiamo diritto almeno alla verità storica. Con l’arresto di Battisti la mia vita non è cambiata. Sì, ho vinto la battaglia ed è giusto che sia in carcere. Ma ciò che realmente può pacificare noi familiari e che emerga tutta la verità su quegli anni».