Un passato tra droga, alcol e carcere aveva portato Gerardo Ventrella ad avvertire nel non lontano 2007 il figlio e idealmente tutti i giovani dai rischi che le dipendenze potevano scatenare nelle persone più fragili, proprio come avvenuto con lui in gioventù: quel “Il mio quartiere” era insieme un messaggio di speranza e un crudo racconto di monito per i rischi della droga. Ventrella si rivolgeva al figlio Samuele invitandolo a non compiere i suoi stessi errori, quegli errori che gli avevano rovinato la vita. Ma evidentemente qualcosa deve essere andato storto, e Gerardo ci è ricascato. In base alla ricostruzione effettuata, sembra che l’uomo si trovasse da qualche tempo in Versilia, e il figlio di 25 anni aveva deciso di raggiungerlo da Torino. I due avrebbero trascorso il sabato sera a casa assieme ad un famigliare per poi uscire. La chiamata ai soccorsi è giunta alle 23:30 circa, nei pressi del lungomare di Lido di Camaiore. Entrambi si sono sentiti male a circa mezz’ora di distanza l’uno dall’altro, e per il giovane non vi è stato nulla da fare. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per cercare di risalire allo spacciatore, ma è sul quell’incredibile e misterioso dramma che ha separato per sempre l’amore di un padre e un figlio che farà riflettere, si spera, sui rischi reali e concreti di una vita di dipendenze assai pericolose. (a cura di Niccolò Magnani e Davide Giancristofaro)



IL DRAMMA IN VERSILIA

Dramma a Lido di Camaiore, provincia di Lucca: è morto il figlio di Gerardo Ventrella, scrittore per Feltrinelli. Come riportano i colleghi de La Stampa, il 25enne ha consumato alcol e droga in compagnia del padre e di un altro parente, ma il cocktail è risultato fatale. La tragedia si è consumato nella notte tra sabato e domenica e il quotidiano torinese – città dello scrittore – riporta una primissima ricostruzione: il giovane era partito ieri per raggiungere il padre in Versilia ma, dopo aver assunto le sostanze stupefacenti e l’alcol, ha iniziato a sentirsi male. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118: il figlio di Gerardo Ventrella era in arresto cardiaco e, nonostante il repentino trasporto all’Opa di Massa, per lui non c’è stato niente da fare, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.



FIGLIO DI GERARDO VENTRELLA MORTO PER COCKTAIL DROGA-ALCOL

La Stampa evidenzia che Gerardo Ventrella si trova all’ospedale Versilia, trasportato anch’egli d’urgenza in condizioni gravi. Un dramma che ha scosso la comunità torinese, una tragedia che ha colpito un giovane di appena 25 anni. Lo scrittore ha avuto un passato difficile e proprio delle sue dipendenze aveva parlato nel libro “Il mio quartiere”, pubblicato da Feltrinelli ed uscito nel 2007: nel libro Ventrella si rivolge al figlio con linguaggio crudo, raccontando la sua lotta contro la droga e le difficoltà incontrate nel percorso per uscire dal tunnel delle sostanze stupefacenti. Purtroppo ciò non è bastato a non indurlo nel baratro…

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