Ospite di “Oggi è un altro giorno”, Alda D’Eusanio ha ripercorso il suo passato, partendo da un’infanzia non semplice: “Noi eravamo in quattro, due femmine e due maschi. E per mamma noi non dovevamo studiare. Nel mondo campagnolo abruzzese il maschio era il re, perché erano braccia lavoro. Mentre la femmine era portatrice di problemi… Se la figlia era poco seria ti rovinava l’onore, se si sposava dovevi fare la dote, se non si sposava rimaneva lì in casa… Mi dicevano da quando sono nata, “Tu stai zitta che sei una zucca”. Io mi sono ribellata da subito”.



Con la mamma, la giornalista non ha avuto un semplice rapporto: “Mi picchiavano perché facevo tutto quello che non dovevo fare, ero ribelle, ero un maschiaccio. Io da mia madre non mi sentivo amata. Una volta le ho chiesto “Cosa non ti piace di me?” e lei mi disse “Tutto”. Lei era una casalinga e contadina, io la figlia ribelle. Mi faceva soffrire, facevo di tutto per piacere a mia mamma ma non bastava mai. Gliel’ho detto quando lei è diventata vecchietta, le ho chiesto perché non le sono mai piaciuta. Anche quando ho avuto successo, lei mi diceva “Ora ti tieni lo stress e non hai i figli”. Io mi sono laureata con il massimo dei voti, ho avuto successo. Papà era orgoglioso di me, mamma no. Io non l’ho perdonata, sono sincera”.



Alda D’Eusanio: “Sono ancora innamorata di mio marito”

L’amore che non ha ricevuto dalla mamma, Alda D’Eusanio lo ha avuto dal marito, il grande professore di sociologia Gianni Statera conosciuto all’università: “Mio marito mi ha amata tanto, mi ha ricompensata d’amore. Lui era preside della facoltà di sociologia e mi ha preso con l’intelligenza, era l’uomo più intelligente. Era un grande personaggio, sono stata molto fortunata. La fortuna è quando incontri l’uomo giusto che ti ama al modo giusto. Mio marito all’inizio non lo sopportavo. Sono passati 24 anni da quando è morto e tutt’ora so che era quello giusto per me. Il modo di amarmi, di proteggermi, di litigare da Dio… Io ero la passione e l’errore, lui la logica e l’ordine”.



Nonostante il marito sia morto nel 1999, Alda D’Eusanio non ha più avuto altre storie: “Il mio lutto continua e lui sarebbe contento perché era gelosissima. Sono ancora innamorata di lui. Le ultime parole che mi ha detto? “Quanto sono felice di averti sposato”. E lo risposerei ancora mille volte”. Il matrimonio con il sociologo ha ripagato la conduttrice di un rapporto difficile con la famiglia: “Io sono scappata di casa. Nel mondo contadino la figlia che scappa è vergogna e noi ci siamo rivisti con oltre vent’anni. A me mancavano molto. Non vedevo nessuno, sono fuggita via”.