Alda Merini, chi è la poetessa milanese? Un vita tra dolori, sofferenze, manicomi e poesie

Questa sera, giovedì 14 marzo 2024, Rai1 ha deciso di omaggiare una delle più grandi poetesse del secolo scorso che riuscì ad elevare persino le ombre della sua mente grazie alla poesia dedicandole il film Folle d’amore, chi è Alda Merini? Tra le maggiori voci della lirica italiana del Novecento la vita della poetessa è stata tutt’altro che facile e felice tra privazioni, sofferenze e dolori. E soprattutto per più di dieci anni per via del marito è stata rinchiusa in manicomio.



Chi è Alda Merini? Nata il 21 marzo 1931 a Milano, la sua infanzia è segnata da un rapporto molto conflittuale con la madre imbrigliata negli stereotipi dell’epoca che vedevano le donne relegate solo al ruolo di mogli e madri e non capiva il carattere malinconico e irrequieto della figlia, in piena sintonia con il padre. Quest’ultimo era un intellettuale e discendente da una nobile famiglia comasca. Da piccolissima, inoltre, Alda Merini è costretta ad affrontare anche la tragedia della Seconda Guerra Mondiale.



Chi è Alda Merini? Tutto sulla poetessa a cui Rai1 ha dedicato la fiction Folle d’amore

Per capire meglio chi è Alda Merini occorre concentrarsi soprattutto sulla sua giovinezza e maturità. A 16 anni inizia a dover combattere con le ombre della sua mente, solo tantissimi decenni dopo le verrà diagnosticata una sindrome bipolare mentre per decenni è stata costretta ad essere ricoverata in un manicomio dove veniva sottoposte alle terapie dell’epoca tra cui l’elettrochoc. Le fasi più critiche della sua malattia saranno dal 1964 al 1972.

Per quanto riguarda la vita privata di Alda Merini, infine, la poetesse si è sposata due volte. La prima nel 1953 con Ettore Carniti e dal matrimonio sono nate quattro figlie Emanuela, Flavia, Barbara e Simona che le furono strappate e affidate ad altre famiglie. Rimasta vedova all’età di 53 anni sposa Michele Pierri a cui rimarrà legata fino alla morte di lui avvenuta nel 1988. Colpita da n sarcoma, Alda Marini morirà il 1° novembre del 2009. Di lei ci restano le sue opere, le sue poesie intramontabili come Vuoto d’amore e Ballate non pagate.