Aldo Cazzullo, giornalista, editorialista e scrittore, presenta il suo libro, “Peccati immortali” a Domenica in. “È un romanzo giallo scritto con Maurizio Roncone e racconta proprio una trama ordita contro papa Francesco e sventata da una donna, da una suora, candida come una colomba e astuta come un serpente a sonagli”, spiega il giornalista. Ospite nella pagina dedicata al Pontefice, Aldo Cazzullo ricorda, in particolare, il giorno in cui si è presentato per la prima volta dalla finestra di Piazza San Pietro, oltre all’importanza che ha avuto il suo messaggio per l’intera comunità cristiana: “ero lì da cronista insieme a migliaia di altri cronisti e da fedeli – spiega il giornalista – C’era stato un papa santo, Giovanni Paolo II, c’era stato un papa intellettuale, Benedetto XVI, un uomo finissimo, un uomo meraviglioso, e Papa Francesco è riuscito in cinque minuti a rivoluzionare la storia millenaria della Chiesa: quei cinque minuti in cui si è presentato in maniera così semplice dicendo appunto ‘buonasera’ e rivelando il suo nome, Francesco, il santo dei poveri, il santo della pace e il santo del creato”. Fondamentale – aggiunge Cazzullo – il suo contributo di fede: “noi abbiamo bisogno di pace, di proteggere i poveri e il creato, la natura, lo Spirito Santo ci ha donato il Papa che ci voleva in questa fase della storia” (Agg. di Fabiola Iuliano)
Aldo Cazzullo a Domenica In
L’ultimo libro di Aldo Cazzullo s’intitola Peccati immortali, ed è un romanzo giallo “che porta negli abissi di Roma e dell’animo umano. Cazzullo lo presenta oggi a Domenica In, dove è ospite dietro invito di Mara Venier. La prima parte della trasmissione sarà occupata dalla sua intervista; la seconda, dalle 17 alle 17.24, vedrà il giornalista impegnato nel dibattito su papa Francesco. È una delle rare volte in cui Aldo siederà “dall’altra parte”. Lui, le interviste, è abituato a condurle. Francesco Cossiga, Vasco Rossi, Silvio Berlusconi e Bebe Vio sono solo alcuni dei personaggi che ha avuto il piacere (oltre che l’onore) di incontrare. E poi ancora Mazzola, Rivera, Rita Levi Montalcini, Bill Gates, Paolo Sorrentino, Ennio Morricone, Renato Vallanzasca, Piercamillo Davigo…
Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore
Analfabetismo funzionale: non ti temo. Questo sembra essere il motto di Aldo Cazzullo, che nel suo dialogo con Alessio Porcu affronta il tema letteratura. Cazzullo non sente di sprecare fatica: “L’altro giorno“, racconta, “ero in Mondadori per parlare dell’ultimo libro e mi hanno spiegato che tutto il mercato dei libri in Italia vale un miliardo di euro, che detto così sembra tanto. In realtà è pochissimo, perché devono campare tutti: librai, scrittori, promotori, agenti, camionisti che portano i libri… In Francia vale tre miliardi di euro, quindi il triplo con gli stessi abitanti. Mentre in Germania sei miliardi di euro, sei volte tanto con qualche milione di abitanti in più. Sì, è vero: siamo un paese che legge poco. Però, come giustamente siamo tutti allenatori della nazionale, siamo tutti chef, siamo anche tutti giornalisti”. A proposito di giornalismo: anche questo è un settore che non se la passa bene. “Ma forse siamo più credibili. Ad esempio prendi il Corriere della Sera: era posseduto da Mediobanca, dalla Fiat, siamo sempre stati liberi e nessuno mi ha mai detto ‘fai questo, fai quello’. Però adesso abbiamo un editore puro, un editore che sanamente vuole fare denaro, vuole fare profitto con il suo lavoro”.
Aldo Cazzullo sulla situazione attuale dell’editoria
Nel 2019, Aldo Cazzullo occupa lo stesso ufficio che fu prima di Montanelli e poi Romano. Come si sta, nella loro stanza? “Bene, anche perché parliamo di grandissimi, io sono nulla al loro confronto. Però ho cercato un po’ di ampliare gli argomenti della pagina delle lettere al Corriere della Sera a cui fai riferimento, quindi continuiamo a parlare di storia e di politica ma parliamo anche di olimpiadi, dei tram che non passano in orario, parliamo della vita delle persone”. Dalla realtà alla finzione, con il suo lavoro di romanziere. Leggere – oltre che scrivere – fa bene. “Certo, e anche se mi fa impressione, vedendo le classifiche dei libri più venduti su Amazon – adesso è uscito Peccati immortali, che è un libro che ho scritto con Fabrizio Roncone che è di Collepardo, quindi di queste parti e quindi ogni tanto vado a controllare a che punto siamo e siamo abbastanza in alto per fortuna – però su Amazon si vendono libri che non sono sono libri: scritti ‘alla videogame’, da youtuber, da influencer… La rete, dopo aver distrutto i giornali, sta distruggendo anche i libri. Quindi leggiamo sì, ma leggiamo anche dei libri che ci lascino qualcosa”.