Aldo Grasso attacca “Le Iene” e la replica del programma di Italia 1 non si fa attendere. Il risultato è uno scontro molto duro tra il critico televisivo e appunto la nota trasmissione. Tutto parte dall’editoriale sul Corriere della Sera che Grasso ha dedicato a “Le Iene”. Lo spunto nasce dallo speciale sull’omicidio di Willy Branchi, che è stato ucciso 31 anni fa nel Ferrarese. L’accusa è di quelle pesanti: il giornalista sostiene che il programma lavori con approssimazione e sensazionalismo. Ma viene tirata in ballo Nadia Toffa, e probabilmente è stato questo a spingere la trasmissione a replicare. In passato ha subito diversi attacchi per i suoi servizi e il modo in cui conduce le sue inchieste, e non sempre è arrivata una replica. Stavolta però “Le Iene” rispondono e lo fanno allegando lo stesso editoriale. Scrive che le Iene «sono sempre sicuri di avere la verità in tasca», definendolo «stile tipico delle Iene», commentando l’inchiesta di Antonino Monteleone, ma non è questa la parte evidenziata.



ALDO GRASSO CONTRO LE IENE: LA REPLICA

Lo speciale su Willy Branchi è per Aldo Grasso l’occasione per invitare “Le Iene” a cambiare stile dopo la morte di Nadia Toffa. «A proposito di insistenza, nel commovente comunicato con cui le Iene annunciavano la morte di Nadia Toffa, c’era una promessa finale: “Nulla sarà più come prima”. Ecco, speriamo davvero che nulla sia più come prima, che ci sia maggiore attenzione ai servizi: niente più complottismi, gogne mediatiche, ignoranze scientifiche, casi Stamina o i suicidi inventati della Blue Whale». La replica del programma è piccata: «Questa mattina ci siamo svegliati e abbiamo letto sul Corriere della Sera ‘’analisi acuta e scrupolosa che Aldo Grasso ha dedicato allo speciale delle Iene “Willy Branchi” andato in onda su Italia 1. Una frase ci ha particolarmente toccati, e la riportiamo qui sopra». Il riferimento è appunto a quella che vi abbiamo riportato. La replica si conclude con una battuta ironica e al tempo stesso velenosa. «Grazie ad Aldo Grasso per l’attenzione che dedica sempre al nostro lavoro e per la sensibilità e l’eleganza con cui tratta non solo le vicende di cui ci occupiamo, ma la nostra stessa vita».