Sono trascorsi 42 anni dal sequestro di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse: il 16 marzo del 1978 il presidente della Democrazia Cristiana venne rapito da un commando dell’organizzazione terroristica di estrema sinistra e nell’agguato morirono cinque uomini della sua scorta (Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi). Come tutti ben sappiamo, il rapimento durò 55 giorni, fino a quando non venne rinvenuto il corpo senza vita dell’ex Presidente del Consiglio dei ministri. Le Br agirono a bordo di una Fiat 132 blu nel giorno della presentazione del nuovo governo, il quarto guidato da Giulio Andreotti, e poco dopo rivendicarono l’azione con una telefonata all’Ansa. Dopo una prigionia di 55 giorni nel covo di via Camillo Montalcini, 8, i terroristi conclusero il sequestro uccidendo Moro: il suo cadavere fu ritrovato a bordo di un’automobile Renault 4 rossa il 9 maggio a Roma in via Caetani.
ALDO MORO, 42 ANNI FA IL SEQUESTRO DI VIA FANI
Aldo Moro morì all’età di 61 anni, ucciso in maniera brutale: le Brigate Rosse lo fecero salire nel portabagagli dell’auto rubata tempo prima ad un imprenditore e, una volta fatto coprire con una coperta, gli scaricarono contro dodici colpi d’arma da fuoco. Lo statista venne sepolto nel comune di Torrita Tiberina, in provincia di Roma, e la sua scomparsa sconvolse l’intero Paese. Oggi, a 42 anni di distanza da questa tragica ricorrenza, in tanti ricordano il valore dell’ex Presidente del Consiglio ed i cinque agenti morti nell’agguato terroristico. Queste le parole del dem Graziano Delrio: «Il 16 marzo del 1978 veniva rapito Aldo Moro e uccisi 5 uomini della scorta. Un pensiero alle famiglie e all’Italia che resiste e reagisce. Ieri come oggi». Qui di seguito, invece, l’omaggio della Polizia di Stato: