Francesco Tritto: chi era il collaboratore e amico di Aldo Moro

Francesco Tritto, detto Franco, è stato uno dei più noti giuristi e accademici italiani, nonché figura chiave nella carriera politica e nella vita di Aldo Moro. Nato il 19 agosto 1950, ha ricoperto l’incarico di professore presso La Sapienza di Roma e l’Università di Cassino, ma si è anche avvicinato alla politica diventando attivista cattolico e democristiano, nonché militante in diverse organizzazioni politiche come ACLI. Nel 1974 si laurea assieme ad Aldo Moro presso la Sapienza di Roma, per poi diventarne assistente e costruire con lui un rapporto di collaborazione e profonda amicizia.



Nel 1976 si candida alla Camera dei Deputati nella Democrazia Cristiana. Dopo la morte di Aldo Moro, Francesco Tritto eredita la sua cattedra presso La Sapienza. Nel corso della sua carriera ha anche collaborato con l’ACI (Automobile Club d’Italia) e con il Consiglio regionale del Lazio. È morto a Roma il 9 agosto 2005.



Francesco Tritto e la telefonata delle BR sulla morte di Aldo Moro

Il nome di Francesco Tritto rimane nella storia soprattutto per l’importanza dei suoi rapporti con Aldo Moro. Oltre a una collaborazione professionale e una profonda amicizia ad unirli, Francesco Tritto fu anche una figura chiave nella vicenda della morte fondatore della Democrazia Cristiana. Fu lui, infatti, a ricevere in quel fatidico 9 maggio 1978 la telefonata di Valerio Morucci, membro delle Brigate Rosse, in cui veniva annunciata la morte di Aldo Moro.

Tra le volontà del presidente democristiano prima di essere ucciso c’era una particolare richiesta: che la notizia della sua uccisione venisse comunicata prima all’amico Francesco Tritto, il quale avrebbe poi avvisato di persona la famiglia. La telefonata ha avuto una vera e propria rilevanza storica, inoltre fu registrata e divenne di dominio pubblico.