Se ne va all’età di 86 anni Aldo Moser, fratello di Francesco che proprio da lui trasse ispirazione seguendo le sue orme. Il capostipite della famiglia di Palù di Giovo era ricoverato da ieri all’ospedale di Trento per Covid. La sua fu una lunghissima carriera caratterizzata da 19 stagioni da professionista durante le quali fece in tempo a correre anche con Fausto Coppi oltre che con gli altri fratelli, da Francesco a Enzo e Diego con la maglia della Filotex, nel 1973: un vero e proprio record. Specialista delle cronometro, furono numerosi i trofei collezionati negli anni. Senza di lui, scrive oggi Gazzetta.it, Francesco non sarebbe stato Moser. Si ritirò a 39 anni, chiudendo una carriera assai longeva per una frattura a un ginocchio. Memorabile la massacrante tappa del Giro d’Italia, la Merano-Bondone, l’8 giugno 1956, quando ebbe inizio una tormenta di neve. Aldo, rammenta Il Fatto Quotidiano, fu immortalato mentre scavalcava un ‘muro’ di neve con la sua bicicletta che portava a braccia. In quella tappa, su 86 solo 45 arrivarono al traguardo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ALDO MOSER È MORTO, CICLISMO IN LUTTO

Lutto nel mondo del ciclismo: si è spento quest’oggi, all’età di 86 anni, Aldo Moser, nome che rievoca negli appassionati di questo sport piacevoli ricordi costellati di tanti successi ma anche di imprese silenziose. Il fratello del più noto Francesco, infatti, era ricoverato in ospedale a Trento dopo essere stato contagiato dal Covid-19 e stando a quanto si apprende sarebbe deceduto a causa delle complicanze dovute alla malattia: primo di ben dodici fratelli, come ricordano quest’oggi alcune testate, fu il vero capostipite di una famiglia di ciclisti tanto che fu lui il primo a salire in sella a una bici e diventare professionista nonostante poi nell’albo d’oro ci finirà sovente il più talentuoso Francesco. Professionisti per vent’anni, dal 1954 al 1974, Aldo Moser vantava nel suo curriculum ben 16 Giri d’Italia e pure la soddisfazione di aver indossato in due occasioni la maglia rosa (e addirittura con uno iato di ben 13 anni tra le due tappe), corsa nella quale peraltro riuscì a conquistare come miglior piazzamento in assoluto un quinto posto.



COVID, MORTO ALDO MOSER A 86 ANNI: IL CICLISMO PIANGE IL FRATELLO DI FRANCESCO

Nato a Giovo, in provincia di Trento, nel 1934, Aldo Moser (zio di Ignazio) oggi viene ricordato anche per aver difeso i colori azzurri in ben quattro Campionati Mondiali anche se una delle imprese a cui è legato il suo nome è certamente quella del 1956 quando al Giro d’Italia si corse la tappa da Merano a Bordone, un inferno lungo 242 chilometri e funestato da una tempesta di neve mentre il plotone risaliva lo Stelvio; di quella giornata rimangono alcuni celebri scatti tra cui quello di Moser sr. che letteralmente scavava tra la neve con la fida biciletta portata a braccio. Altri tempi e anche una altro ciclismo, la cui lontananza non è testimoniata solo dal bianco e nero ma anche da imprese che oggi sono difficilmente ripetibili. Nella sua lunga carriera (stroncata alla soglia dei 40 anni a causa di un infortunio) Aldo ha vinto anche cinque trofei ma forse il record più curioso è forse quello relativo al periodo in cui difendeva i colori della Filotex: nel 1973 corse infatti assieme ai fratelli Enzo, Diego e Francesco, un piccolo primato nel mondo del ciclismo professionistico.

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