Ale e Franz raccontano la comicità dal punto di vista di un duo che colleziona successi e risate da 28 anni, confrontandolo con ciò che oggi fa ridere le persone. “Abbiamo la consapevolezza di aver vissuto un momento davvero bello della comicità, che non c’è più. Non c’è rimpianto, ma il mondo si evolve e si avverte anche nel nostro lavoro – confessa Francesco “Franz” Villa in una doppia intervista per il Corriere della Sera – Venivamo dall’idea che nella comicità servisse lo studio, adesso si ride su TikTok per uno che si tuffa sul ghiaccio piuttosto che per chi fa una battuta. Va bene, solo abbiamo sperimentato qualcosa di differente”.
Nonostante ciò, però, il duo è seguitissimo anche dai più giovani. “Arrivano tanti ragazzi a dirci: ‘Grazie, siamo cresciuti con voi’. È successo a una generazione di loro – prosegue Franz – Del resto, per Sanremo con 12milioni di spettatori si è parlato di ascolti record, ma ogni puntata di Zelig arrivava a farne almeno dieci… un altro segno che il tempo è cambiato. Oggi la parola d’ordine è la trasgressione ma con un significato così ridimensionato… vedo solo un gran bisogno di apparire che svuota il termine stesso del suo valore. Ancora una voltami torna in mente Paolo Rossi, un uomo che ha vissuto qualsiasi esperienza, e che dice: oggi la vera trasgressione è rimanere lucidi”.
Ale e Franz, “negli anni abbiamo condiviso tutto, nel bene e nel male”
Alessandro “Ale” Besentini riconosce che dopo 28 anni di carriera insieme “avverto che anche io non ho più quell’incoscienza che avevo all’inizio, che aiuta tanto a buttarsi, a provare, a non aver paura di fallire. Ma compenso con l’esperienza, che all’inizio non c’era”. Nella doppia intervista per il Corriere della Sera svela il segreto del loro successo e della sintonia con Franz: “abbiamo creduto sempre che quello che presentiamo al grande pubblico va prima ponderato bene e valutato poi messo in scena con la convinzione di entrambi: se non ne ridiamo noi è difficile trasmettere qualcosa”. Ma non solo, perché “di solito si va d’accordo quando il difetto di uno è compensato dalle qualità dell’altro e direi che tra noi va così”.
La carriera di Ale e Franz inizia nel 1995 al Centro Teatro Attivo di Milano, 21 anni Ale e 25 Franz. Da allora “dopo tanti anni insieme in questo lavoro, ognuno di noi ha confidato e portato anche nel nostro rapporto quello che gli succedeva nella vita, nel bene e nel male – rivela Alessandro Besentini – Abbiamo condiviso tutto come due fratelli, più che due colleghi: passando così tanto tempo assieme, anche fuori casa, in tournée lunghissime, si arriva a una completa confidenza”. E scherza: “sentimentalmente ho fatto più danni io della grandine e lui mi dava i consigli… da che pulpito poi…”.