Aleandro Baldi e Francesca Alotta sono tra i protagonisti della puntata “Techetechetè” dedicata ai duetti. Nella puntata di oggi, martedì 18 agosto 2020, il programma di video-frammenti di successo della Rai è pronta a ricordare e far riascoltare alcuni dei duetti che hanno fatto la storia della canzone italiana. Tra questi non può certo mancare la splendida “Non amarmi”, ballad del 1992 con cui la coppia formata da Aleandro Baldi e Francesca Alotta si è presentata in gara al Festival di Sanremo del 1992 nella sezione Nuove Proposte. Il brano, scritto proprio da Aleandro Baldi, conquista critica e pubblico vincendo non solo la categoria Nuove proposte del quarantaduesimo Festival della Canzone Italiana, ma conquista anche la hit parade. La canzone, infatti, debutta nella classifica dei singoli più venduti in Italia il 29 febbraio 1992 scalando la classifica e conquistando la numero uno in data 11 aprile. Un successo strepitoso visto che il brano resta nella top ten dei singoli più venduti per ben 12 settimane! Ma non finisce qui, visto che la canzone supera i confini nazionali conquistando il cuore di Jennifer Lopez che decide di inciderla in spagnola in duetto con Marc Anthony e diventando una hit mondiale.
Aleandro Baldi e Francesca Alotta: “Non amarmi? Discografici non credevano nella canzone”
In realtà in pochi sanno che “Non amarmi” di Aleandro Baldi e Francesca Alotta è stata inizialmente boicottata dalle case discografiche. A raccontarlo è stata proprio l’interprete femminile che, ospite del salotto di Caterina Balivo a Vieni da Me, ha rivelato: “alcuni discografici non credevano in questa canzone. Il nostro direttore artistico Mario Ragno e il nostro produttore Giancarlo Bigazzi ci credevano eccome. Ci abbiamo lavorato sei mesi. Nel ’92 c’era molta reticenza nel parlare della disabilità. Alcuni discografici dicevano che non era credibile una storia d’amore tra una persona che aveva un handicap e un’altra che non l’aveva. Quindi la gente non si sarebbe potuta rivedere e non sarebbe mai potuto essere un successo. Ho comprato i vestiti a Sanremo, non avevo un truccatore. Non c’era un studio dietro ma la canzone è arrivata per quello che era”. La canone del resto raccontava l’amore tra un uomo disabile, in questo caso non vedente, che non nasconde le sue paure di essere amato dalla sua donna solo per compassione proprio come recita il testo della canzone “per il gusto di qualcosa di diverso”.