Aleandro Baldi, cantante che figura anche nell’albo d’oro dei vincitori del Festival di Sanremo, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone e andata in onda nel pomeriggio della giornata di giovedì 5 gennaio 2023. L’artista ha raccontato di avere trasformato il proprio carattere: “Prima mi facevo un sacco di paturnie, poi crescendo si cambia e ci si accorge che, quando i sentimenti sono veri e sono chiari, anche noi lo siamo e non abbiamo bisogno di altro. Quando ho rapporti con altre persone, oggi, sono un po’ più trasparenti rispetto a quelli di una volta, anche perché si cresce e si invecchia”.



A cinque anni Aleandro Baldi fu lasciato in un istituto dai genitori con altri ragazzi che avevano diverse disabilità: “Ho vissuto lì per 17 anni, ma c’è stato un piccolo incidente… Ho dovuto ripetere per tre anni la seconda elementare perché io ero mancino e si diceva che nella sinistra ci fosse il diavolo. Mi distraevo immedesimandosi negli elettrodomestici: frigoriferi, lavatrici, forni. Riproducevo i loro rumori”.



ALEANDRO BALDI: “ERO UN APPASSIONATO DEL PROGRESSIVE POP”

Nell’istituto frequentato da Aleandro Baldi c’erano duecento bambini e lui e il suo amico Davide si divertivano a riprodurre i suoni degli elettrodomestici. Per la sua carriera, in seguito, fu determinante l’incontro con Giancarlo Bigazzi: “Io scrivevo canzoni di sette minuti, lunghissime! Ero un appassionato del progressive pop, non volevo andare a Sanremo e fare la classica canzonetta sanremese. Amavo il Banco del Mutuo Soccorso, la PFM, i New Trolls, i Genesis, i Pink Floyd, in quanto nel loro repertorio c’erano anche pezzi solo suonati e non cantati”.

Su suo consiglio, l’anno dopo, Aleandro Baldi diede una svolta alla sua attività musicale, fino ad arrivare alla vittoria del Festival della Canzone italiana con “Passerà” nel 1994, laureandosi campione davanti a Giorgio Faletti e Laura Pausini: “Quando vinsi Sanremo, chiamai subito i miei genitori, perché quando uno vince Sanremo lo apprende con mezz’ora d’anticipo”.