Alessandra Amoroso e l’odio sui social dopo l’episodio dell’autografo: le sue parole
Prima della conferenza stampa, Alessandra Amoroso ci ha tenuto a leggere una lettera, strettamente legata a Fino a qui, il pezzo che porta in gara, in cui racconta ciò che le è successo un anno e mezzo fa e che in qualche modo ha fatto nascere il brano.
Poco prima del suo debutto a San Siro, dopo le prove di un altro concerto, Amoroso non aveva firmato un autografo a una ragazza, gesto ripreso, mandato online e divenuto virale, che ha scatenato un’ondata di odio e violenza verbale gigantesca, con tanto di minacce di morte e stupro, che la stessa cantante ha letto.
Amoroso: “Mi sono concessa di non stare bene”
Subito dopo quel concerto, Alessandra Amoroso si è resa conto di ciò che stava accadendo intorno a lei, che la sua immagine stava cambiando agli occhi delle persone, e che gli insulti stavano superando ogni possibile accettazione. Alla fine del tour, “mi sono concessa di non stare bene”, così è partita in Colombia per staccare, senza la minima voglia di tornare.
Quando poi Takagi & Ketra l’hanno chiamata per comunicarle che avevano un pezzo da sottoporle è tornata, avendo nel frattempo iniziato un percorso di terapia: “Mi sono resa conto mentre ci lavoravo che il brano era perfettamente aderente a come mi sentivo io. Non conta la caduta, né l’atterraggio. Conta solo come ci si rialza e cosa si decide di imparare”. E se dovesse riaccadere? “Ora so che può succedere, e so che posso passarci sopra” ha affermato la cantante che questa sera, si esibirà sul palco di Sanremo 2024.
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