Alessandra Amoroso racconta a Verissimo il percorso che ha intrapreso di psicanalisi: “Volevo dare un nome ed una motivazione alle mie paure”, spiega. “Quindi ho voluto conoscere me stessa, c’è stato un momento in cui non volevo più giudicarmi né dare modo agli altri di farlo. E’ stato importante per me conoscermi”. Durante il lockdown, probabilmente, Alessandra ha vissuto i momenti più complicati: Buio e solitudine sono state le mie coinquiline durante il lokcdown. Ma con la mia professionista, che chiamo fatina del cervello, siamo il potere dell’Alessandra al quadrato”. La psicanalisi ha dato grandi benefici all’Amoroso, che oggi sente di aver compiuto passi avanti importanti: “Apri dei cassetti della tua vita che fanno parte del tuo passato e che fatichi a ricordare. Apri il primo, il secondo e il dolore. Oggi ho gli strumenti per affrontare una certa situazione”. (Agg.Jacopo D’Antuono)



Alessandra Amoroso, la famiglia e il percorso di psicanalisi

Alessandra Amoroso è stata ospite Silvia Toffanin all’interno dello studio di Verissimo. La cantante, molto contenta, ha confessato di essere alla ricerca di se stessa ma al contempo molto felice e consapevole. La conduttrice ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera, rimarcando il fatto che Alessandra è molto legata ai suoi genitori e a sua nonna. La persona che le ha permesso di approcciarsi al mondo della musica è stata proprio la mamma, con cui da piccola cantava spesso. Alessandra da qualche anno è diventata zia e prova un amore incondizionato per la nipote, tanto che per lei è difficile anche parlarne, il loro legame è talmente forte che la cantante lo paragona a quello che lei aveva con la nonna, la donna che le ha insegnato tutto.



Alessandra da qualche tempo ha iniziato anche un percorso di psicanalisi perché voleva dare un nome alle sue paure, conoscerle, affrontarle e non giudicarsi ne farsi giudicare. Ad oggi la cantante sa chi è e cosa vuole essere anche grazie a questo percorso e per questo si ritiene molto più consapevole. Lei adora la sua psicologa, che si chiama come lei e la reputa la sua “fatina del cervello”.

Alessandra Amoroso e la lettera che ha scritto a se stessa

Alessandra Amoroso ha scritto una lettera a se stessa, in realtà è una cosa che le piace fare spesso, questa forse però è la più significativa: “Avevo 22 anni quando la mia vita è stata totalmente stravolta. Non avrei mai pensato che la musica potesse diventare il mio lavoro. Il 5 ottobre 2008 sono diventata per tutti Alessandra Amoroso, la cantante. Mi sembrava impossibile, non mi sentivo davvero pronta per nulla, figuriamoci pensare di salire su un palco. Mi sono ritrovata a cantare davanti al pubblico che mi ero immaginata un’infinità di volte davanti allo specchio ed è stata l’emozione più bella del mondo. Ogni volta che faccio quel passo, l’ultimo prima di entrare sul palco, sento sempre la stessa emozione, quella paura mista a quella stessa voglia di felicità, che solo la musica mi fa provare. Dalle piazze ai teatri insieme a una famiglia di grandi professionisti. Questo percorso l’ho fatto scegliendo di essere sempre me stessa e oggi più che mai sono orgogliosa di quella che sono diventata. Non vedo l’ora che arrivi il momento di fare di nuovo quel passo che ancora una volta mi porterà da voi”.