C’è grande attesa per conoscere il vincitore del Premio Strega 2022: i sette finalisti hanno tutti le carte in regola per portare a casa il successo, ma i bookmakers hanno le idee abbastanza chiare. Secondo gli analisti di scommesse, la favoritissima è Alessandra Carati con il suo libro “E poi saremo salvi”. L’opera prima della scrittrice e sceneggiatrice è data a 1.50 da Betflag. Poi spazio a Mario Desiati (2.50) e Claudio Piersanti (3.00). Quote nettamente più elevate per Veronica Raimo (6.00), Marco Amerighi (7.00), Fabio Bacà (8.00) e Veronica Galletta (15.00).



Ma chi è Alessandra Carati? La scrittrice, editor e sceneggiatrice vive e lavora a Milano e “E poi saremo salvi” è il suo esordio in solitaria. Nel 2010, invece, ha scritto “Bestie da vittoria” insieme a Danilo Di Luca, mentre nel 2017 è uscito “La via perfetta”, scritto insieme a Daniele Nardi. Dal 2010 ha svolto attività formativa e autorale per cinema e teatro, fino a spiccare il volo nella letteratura. E potrebbe arrivare il primo enorme riconoscimento già nelle prossime ore.



ALESSANDRA CARATI, CANDIDATA PREMIO STREGA 2022

Alessandra Carati nel suo primo romanzo “E poi saremo salvi” ha raccontato la storia di Aida, bimba di 6 anni che insieme alla madre deve fuggire dal piccolo paese in cui è cresciuta, un villaggio bosniaco minacciato dai ceceni. Dopo una notte infinita e terribile, Aida raggiunge il confine con l’Italia dove incontra il padre. La sua famiglia si trasferisce a Milano e deve affrontare le difficoltà di una vita lontana da ciò che hanno conosciuto fino ad allora, e per questo così diversa. Aida capirà di essere sola nel suo percorso di crescita, perché i genitori sono troppo presi dalla rabbia, dal peso dei segreti, dalla nostalgia di ciò che non può più essere. Alessandra Carati con “E poi saremo salvi” dà vita a un mondo di esuli vero e toccante, riflettendo sugli orrori di una guerra devastante. Questa la presentazione della scrittrice ai microfoni di Mondadori: “Ho tagliato la bella scrittura, ho tagliato di più. Volevo un romanzo che fosse capace di inghiottire. Se fossi riuscita a creare qualcosa di potente e vitale, forse mi sarebbe stato concesso di accedere a una comprensione più intensa della loro esperienza, e di un passato recente che da noi si è presto eclissato”.

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