Alessandra Celentano e Dario Schirone sono i protagonisti dell’editoriale di Roberto Alessi che uscirà sul prossimo numero di “Novella 2000” e di cui noi de “IlSussidiario.net” vi offriamo un’anticipazione. Il direttore del settimanale ricorda che la maestra di ballo di “Amici” ha definito il giovane, eliminato in semifinale, “spocchioso, arrogante e limitato”, aggiungendo anche che di certo non è fisicamente un adone, anzi: “Stranamente, con tutto il lavoro che fai, non sei nemmeno tonico”.
Il tutto condito da espressioni che, scrive Alessi, “mi fanno pensare (ma sono certo di sbagliarmi) che esprimano più che un disappunto. Spero che tutto ciò sia dettato da qualcuno che magari la carica a palla per fare dibattito tv, tanto che Dario (scoppiato però a piangere alla semifinale, dove è stato eliminato) manco se la prende, ma poi la maestra Celentano aggiunge: ‘Le verità sono sempre nascoste'”. Il giornalista ripercorre poi le tappe principali della carriera di Alessandra Celentano, che ha lavorato presso i più prestigiosi teatri dello Stivale e collaborato con stelle della danza del calibro di Carla Fracci e Oriella Dorella, “alle quali non ho mai sentito dire di un giovane ballerino come Dario parole così dure. Erano due bugiarde, o solo gentili?”.
ROBERTO ALESSI: “ALESSANDRA CELENTANO È UN’OTTIMA MAESTRA DI BALLO, MA…”
Nel prosieguo del suo editoriale che campeggerà sul prossimo numero di “Novella 2000“, Roberto Alessi ha riferito letteralmente che lo impressiona vedere “una signora del livello di Alessandra Celentano, nipote del grande Adriano (uomo sempre gentilissimo e comprensivo), rivolgersi dall’alto della sua autorità di maître de ballet in maniera così cruda verso un ragazzo che ha 37 anni meno di lei. Se per lei è negato per la danza d’accordo, ma c’è modo e modo per dirlo. La forma è anche sostanza, e se certi consigli vengono espressi in maniera così dura è palese che il ‘consigliato’ non segue il ‘consigliante’, anzi farà il contrario, ed è esattamente questo il maggior fallimento per un maestro”.
Alessi tiene poi a sottolineare di non essere che Alessandra Celentano sia nel torto, ma evidenzia come certi atteggiamenti non piacciano neppure forse alla padrona di casa, Maria De Filippi. “La gentilezza, ed è qui che volevo arrivare (la Celentano non me ne voglia, perché la mia è solo un’opinione, magari sbagliata) non è da confondersi con il buonismo, ossia il comportamento di chi si dimostra tollerante nei confronti di chi gli è contro – evidenzia il direttore del settimanale –. Di certo è molto più chiaro il concetto se parlo di cattivismo, nel linguaggio giornalistico atteggiamento di chi, rifiutando per principio ogni ipotesi di mediazione, mira a tenere alto il livello dello scontro e ad alimentare i contrasti. […] La Celentano è un’ottima maestra di ballo e vorrei che non diventasse mai una ‘maestra di cattivismo’: sono sicuro che lei sarebbe la prima a non volerlo”.